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Il Divin Codino, ecco il film su Roberto Baggio

La pellicola ripercorre più che la carriera del calciatore il percorso esistenziale del ragazzo che diventa uomo attraverso tutta una serie di difficoltà che avrebbero fatto demordere chiunque. E, partendo dal grave infortunio che Baggio subì a Vincenza, dopo aver firmato il contratto con la Fiorentina, passando così dalla serie C alla A, la macchina da presa di Letizia Lamartire alza i riflettori sulla conversione al Buddismo e soprattutto sul rapporto, a tratti conflittuale e sicuramente determinante, tra Roberto e il padre.

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Virgin River: recensione della terza stagione

Dopo aver lasciato Jack (Martin Henderson) in condizioni critiche nell’ultimo episodio al cardiopalma della seconda stagione, scopriamo che il protagonista maschile è ancora vivo ma non ricorda chi lo ha sparato e quindi, tra vuoti di memoria e momenti romantici con la sua Melinda (Alexandra Breckenridge), Jack cerca il suo carnefice, mentre la sorella avvocatessa fa la propria comparsa sulla scena. Intanto Mel continua a desiderare una gravidanza.

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La ragazza di Stillwater: recensione del film con Matt Damon

Conduce una vita relativamente monotona Bill Baker, il protagonista de ‘La ragazza di Stillwater’. La macchina da presa scandisce da subito i momenti salienti di una quotidianità troppo noiosa in cui ogni gesto è privo di pathos. Lo spazio emotivo è stato infatti compresso per l’impossibilità di dare una svolta all’esistenza dopo un passato tormentato dalla morte e delle dipendenze. Ne consegue che i passi di Matt Damon siano cadenzati ma privi di armonia, segno che la vita per il nuovo personaggio dell’ex Jason Bourne ha perso di brio.

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Qui rido io: recensione. Servillo è Eduardo Scarpetta

Mario Martone, con Qui rido io, confeziona un nuovo capolavoro del Cinema italiano. E lo fa guardando indietro nel tempo, nella Napoli illustre, la città che i Media si dimenticano di raccontare, perché troppo complessa, troppo pretenziosa, troppo ricca, troppo austera e quindi sfuggente ai luoghi comuni che la vedono immobile e lontana dalle luci della ribalta…

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Falling – Storia di un padre. Viggo Mortensen e l’esordio alla regia

Quello di Viggo Mortensen è un Cinema dal taglio impressionistico, con paesaggi mozzafiato, fra mare e monti innevati, tra natura e cultura, tra dimensione conscia e dimensione inconscia. I dialoghi sono sferzanti, le emozioni dirompenti, anche quando sono trattenute. Mortensen, complice anche l’esperienza di fotografo, gira un film dai tagli decisi, dai primi piani netti, dalle atmosfere retrò. La fotografia è pulita e i flashback impeccabili, perché la pellicola è tutta un andare indietro e avanti nel tempo, verso quel futuro sconosciuto ed indecifrabile.

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Nel film ‘Sotto il burqa’ l’Afghanistan dei Talebani e il coraggio di una bambina

Con la presa di Kabul da parte dei Talebani il 15 agosto scorso lo sguardo dei media internazionali è ancora una volta puntato sull’Afghanistan. Una parte consistente dell’opinione pubblica si chiede in particolare quali siano le reali intenzioni dei Talebani. Ci si preoccupa in primis dei bambini, delle donne e degli afghani che hanno cooperato con l’Occidente e si cerca per loro una sistemazione sicura affinché non debbano subire ritorsioni e violenze.

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Jane Austen, ecco perché ‘Orgoglio e pregiudizio’ continua a piacere

Per approcciarsi, con occhio critico, ad un classico della Letteratura è fondamentale partire dall’autore e dal contesto in cui quest’ultimo viveva, tra storia e cultura, fatti personali e vicende collettive. Se poi questo libro, a distanza di due secoli, conserva ancora un certo appeal è opportuno domandarsi che cos’è che rende l’opera ancora avvincente.

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