
Blackout Love: commedia che ironizza con sentimento sull’Amore
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Di commedie sentimentali ce ne sono tante, forse troppe. Questi film in genere quasi mai escono dai binari già percorsi da altri; di conseguenza la regia risulta spesso appiattita e la sceneggiatura prevedibile, con un finale da “E vissero tutti felici e contenti”.
Con Blackout Love si percorre invece una strada poco praticata e per questo la pellicola tende a spiazzare più volte lo spettatore perché si passa dai toni della commedia – che ironizza sulle insidie dell’amore – al dramma sentimentale. I personaggi non ne escono così appiattiti né melensi. Anzi, risultano rinvigoriti e autentici nelle loro molteplici contraddizioni emotive. L’amore viene quindi descritto come un sentimento imprevedibile perché incostante sotto la mole coercitiva della paura che affligge gli amanti quando meno se lo aspettano, costringendoli a rivedere ruoli e posizioni mai definiti perché mutevoli.

La sceneggiatura abbatte gli stereotipi anche di genere attraverso tipologie umane nuove e ridefinisce i rapporti; così una nuora e una suocera creano un’intesa quasi anomala per le convinzioni dominanti mentre le lacrime non rendono meno virile il personaggio maschile.
E poi la domanda sorge spontanea: cosa sarebbe l’amore senza la memoria? Di certo il sentimento caro a Cupido non esisterebbe. Quindi si usa in questa commedia l’espediente dell’amnesia (come ne La memoria del cuore) per rimescolare le carte dando la possibilità alla coppia di abbattere il muro dell’incomunicabilità che li aveva divisi.
La regista Francesca Marino usa piccole carrellate per osservare in primis i personaggi da varie angolazioni, come per carpire, attraverso i volti e la mimica, le emozioni dando loro maggiore intensità con intensi primi piani e mezzi busti. La protagonista si chiama Valeria ed è interpretata da Anna Foglietta che è brava nel passare dalla rabbia alla tenerezza e dalla tristezza alla felicità in pochi secondi.
Valeria, dopo che è stata lasciata dal compagno Marco (Alessandro Tedeschi) un anno prima, si è trasformata in una sorta di femme fatale assetata di vendetta. Allena una squadra femminile di volley e, in seguito a una sbornia, si ritrova in casa nientemeno che Marco, il quale a causa di un incidente ha perso la memoria e pensa di vivere ancora con lei. Valeria deciderà di vendicarsi del malcapitato per fargli subire ciò che ha passato lei. Ma nel cuore conserva ancora la tenerezza della donna che era.
Insomma, Blackout love è un film grazioso. Idoneo per trascorrere una serata in coppia o tra amici. Lo trovi su Amazon Prime Video.
La recensione di Blackout love è stata scritta da Maria Ianniciello, seguila su Instragram.
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Maria Ianniciello
Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele