Maggio 2021

Crudelia: recensione del film con Emma Stone ed Emma Thompson

Crudelia è una dark comedy dai connotati femministi. Il film dà una soluzione efficace e dirompente all’eterno problema senza nome che affligge le donne e che le mette le une contro le altre. Estella compie così tutte le tappe del percorso dell’eroina.

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Rifkin’s Festival, Woody Allen torna al Cinema

Rifkin’s Festival è un film che, mediante intrecci amorosi, sapientemente miscelati, lancia una timida accusa al Cinema hollywoodiano da cui il regista e sceneggiatore sembra prendere sempre più le distanze. Hollywood – che non è più la fabbrica dei sogni – è diventata una macchina, secondo Allen, per fare soldi che antepone il successo al botteghino all’autentico valore artistico di una pellicola.

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Cime Tempestose di Emily Brontë, non chiamatelo (solo) romanzo d’amore

Al centro del romanzo c’è la storia d’amore, mai consumata e quindi platonica, tra Heathcliff e Catherine. I punti di vista sono quelli del ricco Mr Lockwood e della governante Nelly Dean che è insieme principale voce narrante e personaggio chiave perché è lei che l’autrice affida l’intera vicenda.

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‘Volevo nascondermi’: recensione del film su Antonio Ligabue

Elio Germanio e Giorgio Diritti, con Tania Pedroni – nelle vesti di sceneggiatrice – hanno creato un piccolo gioiello della Settima Arte che, pur non avendo avuto fortuna nelle sale, visto che il film è uscito al Cinema durante l’emergenza Covid, è stato acclamato dalla critica. La pellicola ha ricevuto infatti diversi riconoscimenti, tra cui un Orso d’Argento e sette David di Donatello. Un plauso alla produzione e a tutto il cast. Maria Ianniciello

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Tredici, la serie tv sui disagi dei teenagers. Recensione delle quattro stagioni

‘Tredici’ non è una serie accomodante né un prodotto anestetizzante. La prima stagione si apre con il suicidio di Hannah Baker (Katherine Langford) che lascia a 13 compagni di scuola 13 cassette. La ragazza è stata bullizzata e stuprata. Lo spettatore conosce la storia mediate Clay Jensen (Dylan Minnette) che è uno dei personaggi principali.

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Cultura umanistica tra oblio e indifferenza ma cosa ci insegna la letteratura?

Cosa sta accadendo alla cultura umanistica e perché la Letteratura, la Musica, la Storia dell’Arte stanno sparendo dai programmi scolastici statunitensi e anche in Italia sembrano non avere più appeal? Secondo la scrittrice Azar Nafisi, la causa sarebbe da ricercare in una visione mercenaria e utilitaristica che si mostra insensibile al vero benessere della gente.

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Mudbound, recensione del film

Chiamatelo politicamente corretto. Chiamatelo come volete per negare l’evidenza ma, quando è la grande Storia a parlare mediante piccole storie che sono rese significative dal messaggio provocatorio che portano con sé, c’è poco da minimizzare o deridere. E spesso è proprio il cinema a rendere palese ciò che la mente si rifiuta di accettare forse per comodità e qualche volta per non sentirsi in colpa. Mudbound fa parte di quei film sconvolgenti proprio per la scottante verità che si manifesta nuda e cruda in un paesaggio color seppia, accecante a causa del sole che scotta la schiena dei coltivatori di cotone.

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Il buio oltre la siepe: romanzo e film intramontabili. Ecco perché

Siamo agli inizi degli anni Trenta, nell’Alabama della segregazione razziale; l’impatto della grande depressione sugli Stati Uniti si evince tra le righe ma non è l’aspetto dominante, perché ci si muove nei luoghi dell’infanzia, tra fantasmi e atmosfere magiche. L’acume di Scout che, con il fratello di quattro anni più grande, Jeremy (detto Jem), e il nuovo compagno di giochi Dill (personaggio costruito da Harper Lee su Truman Capote, suo amico), si evince in tutto il libro, così come la grande ammirazione che Scout – orfana di madre da quando aveva due anni – nutre per il padre Atticus, un avvocato difensore. La mente infantile della protagonista crea così una figura genitoriale mastodontica, quasi irreale, che incarna un modello di onestà e abnegazione.

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Nomadland, ecco il film da Oscar di Chloé Zhao

Il film alza i riflettori sul nomadismo e su quanti trovano la libertà nel movimento e soprattutto nel viaggio, in una perenne ricerca della propria natura selvaggia. La macchina da presa segue i movimenti di Fern e insieme delinea il contesto con campi lunghi e medi. La luce del giorno è forte, a tratti accecante, e si alterna con la notte con tramonti e albe, in un cerchio perenne di rinascita e morte.

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