The In Between – Non ti perderò: trama e recensione del film. No spoiler

La rielaborazione del lutto è un percorso complesso che richiede innanzitutto una completa percezione del dolore dato dalla perdita. Perciò non è raro che chi ha subito un lutto faccia sogni ricorrenti in cui appare il defunto o senta la presenza di quest’ultimo anche da sveglio. E’ ciò che accade a Tessa (Joey King), la protagonista del film The In Between – Non ti perderò, che come Molly di Ghost (1990), prova un dolore lancinante dopo la morte dell’amato. Ma, mentre il personaggio di Demi Moore opta per la via della rassegnazione e, quindi, non crede a ciò che le dice una sui generis Whoopi Goldberg che veste i panni di una sensitiva di colore, Tessa si lascia vivere cercando l’amato in ogni luogo.

Paragonare in The In Between a Ghost è un azzardo, lo so! Il film con Demi Moore e Patrick Swayze è un classico del genere romantico-paranormale e da grande capolavoro quale è ha messo le basi per i film e le serie tv successive che riprendono il tema del lutto andando oltre la dimensione fisica per guardare all’aldilà. Il Cinema può farlo, non è scienza e non ha limiti. I registi e gli sceneggiatori possono immaginare altri mondi, altre dimensioni senza dover dimostrare nulla. E’ questa la bellezza della settima arte, dopotutto!

Trama di The In Between – Non ti perderò e qualche curiosità

The In Between racconta una storia commovente di morte e rinascita ponendo al centro l’amore adolescenziale. Il regista Arie Posin ci porta avanti e indietro nel tempo per narrarci una storia senza tempo in modo semplice e senza grandi pretese. La domanda è: il sentimento che lega Skylar (Kyle Allen) e Tessa riuscirà a sconfiggere la morte? Lo scoprirete guardando il film che è su Netflix da febbraio 2022 in America e dall’8 aprile 2022 in Italia.

La pellicola è la trasposizione cinematografica del romanzo di Marc Klein che ha scritto anche la sceneggiatura non originale del film e che è autore anche di altri lungometraggi sentimentali, come per esempio Un’ottima annata (2006) e Quando l’amore è magia – Serendipity (2001). La recensione del film è di Maria Ianniciello

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