Marry me – Sposami: recensione del film con Jennifer Lopez, Owen Wilson e Maluma

Marry me – Sposami è l’ennesima commedia strappalacrime che emula film come Notting Hill (1999) o Il presidente – una storia d’amore (1995)? No, non proprio.

Marry me – Sposami: recensione

Girata con arguzia ed intelligenza, la pellicola offre una panoramica più che convincente su alcuni aspetti del mondo contemporaneo, come la smania di condividere momenti della propria vita sui social. Il film, tuttavia, mantiene la percezione che ciò che si condivide è un piccolo spaccato della quotidianità di alcune persone, soprattutto della star, le quali decidono (più o meno autonomamente) cosa far vedere e cosa nascondere.

Trama

Facendo leva sul paradigma che gli opposti dopotutto si attraggono, la regista Cat Coiro racconta una semplice storia d’amore avvalendosi di due veterani della commedia sentimentale: Jennifer Lopez e Owen Wilson. I due attori (JL è anche produttrice del film) rivestono il ruolo rispettivamente della cantante Kat Valdez e del professore di matematica Charlie Gilbert. Lei è una star della musica conosciuta in tutto il mondo. Lui è un professore divorziato che vive con la figlia preadolescente.

Marry Me - Sposami recensione

Kat vuole convolare a nozze con il cantante Bastian, interpretato da Maluma. Ma durante un concerto, in cui i due innamorati dovranno scambiarsi le promesse, Kat scopre tramite un video che l’amato Bastian l’ha tradita con la sua assistente. Al concerto c’è anche Charlie che ha in mano un cartello con la scritta sposami. La cantante vive una vera e propria tempesta emotiva e, presa dall’impulsività, sceglie tra la folla il suo nuovo marito: è Charlie Gilbert.

Una commedia romantica dal taglio musicale

Come andrà a finire lo scoprirete solo al cinema, intanto vi dico che Marry me – Sposami è una commedia romantica, dal taglio musicale, che parla di mondi paralleli e opposti. Il film non entra purtroppo in profondità dal punto di vista emotivo, né ha l’humor del già citato Notting Hill.

I troppi lustrini ammaliano, certo, e i colori vivaci, dati dalla luce artificiale, ci mostrano una realtà troppo patinata e finta che profuma di già visto. Eppure, nonostante tutto, la commedia è gradevole e si adatta bene ad una serata romantica senza grosso impegno mentale e aspettative elevate. Marry me – Sposami è l’adattamento cinematografico dell’omonima graphic novel. La recensione di Marry me – Sposami è stata scritta da Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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