Donne in politica: ecco i numeri del gender gap

Donne in politica: i dati del gender gap nella nuova puntata di InFormAzione, il nostro podcast di attualità che esce ogni venerdì alle 9 e che è giunto alla diciottesima puntata.

Donne in politica. Dati del gender gap

Per quanto riguarda le donne in politica, i dati non lasciano spazi a dubbi: la parità è ancora lontana. In Italia sono 403 gli uomini eletti alla Camera e 227 le donne. Sono 207 gli uomini eletti al Senato e 112 le donne. Nel Governo Draghi su 23 ministri, 8 sono donne, di cui 5 hanno ministeri senza portafoglio. Il partito democratico, che si definisce partito progressista che tutela i diritti delle donne, non ha nessuna ministra.

In Europa l’Italia (dati del 2017) ha il 38 per cento di elette ed è sopra alla Germania che ha il 37 per cento. I Paesi europei dove la percentuale di elette supera il 40 per cento sono la Norvegia, la Finlandia, la Svezia e l’Islanda. L’Italia è tra il 30 e 39 per cento come l’Inghilterra e la Scozia.

Nel continente americano (sempre dati 2017) gli Usa sono tra il 10 e il 19 per cento; i Paesi con una percentuale superiore del 40 per cento sono Messico, Nicaragua, Cuba e Bolivia. L’Argentina è tra il 30 e il 39 per cento di elette.

Il Ruanda è stato il primo Paese al mondo ad avere nel 2008 un governo con maggioranza donne (oltre il 50 per cento) ma questa nazione è un caso a sé perché è stata interamente ricostruita dalle donne dopo il genocidio del 1994.

In Asia l’unico paese dove il divario di genere a livello politico è meno marcato è il Nepal, per5 il resto la situazione non è proprio rosea. Nemmeno in Australia le donne hanno raggiunto la parità in tal senso. Parliamo del 20/29 per cento come il Canada.

donne in politica dati

Tiriamo le somme sul divario di genere in politica…

Quindi possiamo dire che da questo punto di vista la situazione in Italia non è catastrofica ma deve essere assolutamente migliorata. Il rischio che si corre è che si facciano dei passi indietro. Dobbiamo essere vigili! Le quote rosa, pur migliorando la situazione, non hanno azzerato il divario, perché ci sono problemi strutturali che riguardano la cultura del nostro Paese.

Eguale rappresentanza politica significa un maggiore ascolto delle istanze femminili e una soluzione dei problemi che riguardano le donne. I disagi femminili – inerenti la lotta alle disuguaglianze sociali e le pari opportunità, soprattutto lavorative – si risolvono prima sulla carta e poi nella vita pratica cambiando mentalità. E’ importante tuttavia che la rappresentanza politica femminile sia di qualità e non legata a logiche di potere patriarcali.

Si legge nel libro Invisibili di Caroline Criado Perez: “Da diversi studi condotti tra gli anni Ottanta e i primi anni del nuovo secolo risulta che le donne sono più inclini a considerare prioritarie le problematiche femminili e ad appoggiare le proposte di legge che riguardano tali problematiche. (…) Da uno studio sui Paesi Ocse emerge anche che le parole delle donne si traducono in azione. Con il crescere della rappresentanza politica femminile, Paesi come la Grecia, il Portogallo e la Svizzera hanno visto aumentare gli investimenti a favore dell’Istruzione. Per contro, quando nei tardi anni Novanta in alcuni Paesi come l’Irlanda, l’Italia e la Norvegia si è osservato un calo della presenza femminile negli organi legislativi, quegli stessi Paesi hanno sperimentato una comparabile diminuzione della spesa per l’Istruzione in proporzione rispetto al Pil (…)”.

Cresciamo con la convinzione di non essere mai abbastanza. Gli unici modelli che ci vengono proposti sono quelli di mamma e moglie modello e di oggetti sessuali. L’intelligenza femminile nella nostra cultura è ancora scarsamente considerata e questo è un grande controsenso.

Ha ragione la giornalista Caroline Criado Perez quando dice che nessuno ci ha mai parlato a scuola o in casa di donne politiche, artiste, letterate, magistrate.  Una donna è tale solo se è madre. Ma così non è. Non può e non deve essere. Così come un uomo non viene valutato per il suo ruolo genitoriale, una donna deve essere vista in tutta la sua interezza e non come l’angelo del focolare. Questa immagine è stretta e molto limitante…

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