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Con ‘Io sono Babbo Natale’ Proietti si congeda lasciando il testimone ai nuovi attori. La recensione

Io sono Babbo Natale è un film del 2021. Lo trovi su Prime Video. Di seguito la recensione pubblicata quando la commedia natalizia uscì al cinema.

Io sono Babbo Natale: recensione del film

Quando sono entrata in sala, ero curiosa di vedere l’ultima performance di Gigi Proietti. Ne sono invece uscita molto commossa, perché con Io sono Babbo Natale il grande attore romano è come se si congedasse dal Cinema e dal Teatro lasciando il testimone alla nuova generazione di attori, che in questa commedia è rappresentata egregiamente da Marco Giallini.

Una commedia magica e delicata sul senso della vita e del Natale

C’è tenerezza, c’è semplicità, c’è saggezza, c’è armonia nello sguardo di Proietti che porta sul grande schermo un personaggio di altri tempi lanciando un messaggio forte e molto significativo: attraverso la meraviglia anche l’adulto con gesti disinteressati può fare spazio nel suo cuore alla magia. Il senso del Natale, dopotutto, per noi adulti è proprio quello di ritrovare le cose perdute nell’Infanzia, quando molte nostre aspettative sono state deluse proprio da chi magari avrebbe dovuto proteggerci. Infatti, come Scrooge de Il  canto di Natale di Charles Dickens, anche Ettore (Marco Giallini) si è fatto convincere dalle insidie della vita quotidiana che non c’è possibilità di redenzione per nessun essere umano e si è così rifugiato nel cinismo. Ma, a differenza del personaggio Dickensiano, Ettore ha deciso di delinquere, anziché di essere taccagno.

Io sono Babbo Natale recensione

“La vita è difficile, il nemico è dietro l’angolo e quindi dobbiamo essere vigili per affrontarlo a muso duro”: quante volte ce lo siamo detti vestendoci di cinismo? Credo, tante.

Così Ettore – anche quando incontra Babbo Natale (Gigi Proietti), il quale gli dimostra empiricamente che esiste, con tanto di vestiario tradizionale e slitta – non riesce a ritrovare l’incanto e continua a delinquere. Giallini è infatti un pluripregiudicato che, una volta uscito dal carcere, dovrebbe reinserirsi nella società tramite i servizi sociali. Scopriamo poi che ha una figlia avuta alcuni anni prima da Laura (Barbara Ronchi), la quale mostra una certa diffidenza e tanta riluttanza a reintegrarlo nella vita della bambina. Però, mentre Ettore dorme su una panchina, compare un uomo anziano…

Insomma, Io sono Babbo Natale è una commedia delicata e magica. Diretto da Edoardo Falcone, il film è al cinema dal 3 novembre 2021. La recensione del film è stata scritta da Maria Ianniciello, segui l’autrice su Instagram

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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