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Pieraccioni: “Un fantastico via vai”

vert Un fantastico via vai

Certamente ciò che colpisce di un “Fantastico via vai” di Leonardo Pieraccioni è, come sempre la genuinità dei buoni sentimenti e la capacità dell’attore toscano, regista di se stesso, di saperli raccontare facendo sorridere lo spettatore, il quale si riconosce in quella comicità, mai volgare, sempre appropriata e tutta italiana. In questo film, uscito il 12 dicembre scorso, c’è però dell’altro. Pieraccioni, pur non allontanandosi dalle sue radici territoriali, oltrepassa idealmente i confini della Toscana con la moglie del protagonista (Serena Autieri) napoletana e con un gruppo di studenti, tutti provenienti da diverse regioni d’Italia ma accomunati dallo stesso entusiasmo nonostante le loro piccole e grandi difficoltà quotidiane. Camilla (Marianna Di Martino) è una studentessa siciliana che presto darà alla luce un bambino e che non ha detto nulla ai suoi genitori proprio perché teme una loro reazione negativa, siccome suo figlio non avrà un padre. Anna (Chiara Mastalli) è romana e ha il vizio di innamorarsi degli adolescenti o degli ultra quarantenni; Marco (Giuseppe Maggio) proviene da una famiglia di medici e di conseguenza, come tradizione vuole, si è iscritto a Medicina, però ha paura del sangue. Edoardo (David Sef) è di colore ed è fidanzato con una ragazza, il cui padre, il Cavalier Mazzarra (Giorgio Panariello), ha tendenze razziste. Un giorno nella vita dell’allegra comitiva arriva Arnaldo Nardi (Leonardo Pieraccioni), cinquantenne, due figlie gemelle e una moglie attraente (Serena Autieri) che, a causa di un equivoco, lo caccia di casa. Arnaldo coglie l’occasione per ritornare a riassaporare i momenti fantastici dell’adolescenza, quando i sogni rendevano affascinante la quotidianità, e va a vivere in un’abitazione di studenti. “Un Fantastico via vai”, scritto dal regista toscano con Paolo Genovese, è un film divertente, che emoziona un pochino,  con un cast arricchito da comici del calibro di Giorgio Panariello, Massimo Ceccherini, Maurizio Battista, Marco Marzocca ed Enzo Iacchetti.

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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