Marzia Migliora porta l’Aqua Micans alla giornata Amaci

Marzia Migliora per la Nona Giornata del Contemporaneo, Aqua Micans, 2013 / Realizzata al Grande Cretto di Alberto Burri, Gibellina / Ph. Turiana Ferrara
Marzia Migliora per la Nona Giornata del Contemporaneo, Aqua Micans, 2013 / Realizzata al Grande Cretto di Alberto Burri, Gibellina / Ph. Turiana Ferrara

Bergamo- La nona edizione della Giornata del Contemporaneo sarà inaugurata il prossimo 5 ottobre. Aqua Micans il titolo dell’immagine selezionata per la copertina. A realizzarla l’artista Marzia Migliori. Eccole, le donne, sembrano muse, di un universo parallelo che portano l’acqua, in testa, all’interno di anfore di creta. Attraversano il Grande Cretto di Alberto Burri a Gibellina. Questa giornata dedicata all’arte è un’ottima occasione per conoscere da vicino i tanti atelier, le innumerevoli gallerie, mostre, musei e opere di oltre ottocento artisti.

L’immagine dell’artista- Aqua Micans è l’interpretazione di un rituale. Nel Sud del mondo, le donne, ora come allora, trasportavano l’acqua all’interno di anfore pesanti, attraverso un cammino impervio, arido e desolato. Tutto è chiaro. Gli sforzi di madri, nonne e figlie. La pazienza e l’amore. La dedizione per la famiglia. Per i loro cari avrebbero dato la vita. Le donne che sono immortalate nell’immagine sono di Gibellina. Trapani, Sicilia. Abitavano nelle case che il terremoto del 1968 fece crollare e accartocciare al suolo. Una scossa di magnitudo superiore a 6 della scala Richter, sconvolse le loro vite in un freddo inverno. Quelle poche strutture che rimasero illese ora sono custodite da Alberto Burri. Quegli scheletri vanno oltre il concetto di rudere. Sono le radici salde di una cultura che ama è legata e venera la propria origine. 

Il titolo- Aqua Micans è parte del romanzo di Raymond Roussel, Locus Solus. Tutto gira intorno a quel liquido che l’autore francese volesse che fosse capace di riportare in vita le persone: l’acqua.  titolo ispirato alle virtù di quel liquido che lo scrittore francese voleva capace di riportare in vita gli esseri umani. 

ph.by ilpensieroartistico.eu
Marzia Migliora Ph.by ilpensieroartistico.eu

Quasi come le acque del Lete di Platone; quella di Virgilio, quella di Dante e quella nel Faust di Goethe e l’acqua di Baudelaire.

L’acqua- Per Marzia Migliori l’essenza della vita. Indispensabile. Dono divino. L’acqua e il grande Cretto di Gibellina per dare l’idea della forza. La lotta dell’uomo contro la siccità. La volontà della donna che riesce ad attraversare le insenature più contorte nonostante il fardello della vita che esse trasportano sulle loro spalle.  L’acqua, la terra e le donne. Una miscela esplosiva. Una forza generatrice che lotta contro il tempo che impervia. La memoria. I ricordi. Il passato. Il Presente.Il futuro. 

 Tutto questo porta a un unico traguardo: la cultura. Come le donne, anch’essa è portatrice di un bene comune. Nutrimento dello spirito e della mente dell’essere umano. Quindi la crescita individuale, poi della società. In un’ era dove tutto è precario; il lavoro, l’amore, i valori, la salute. Dove tutto è in crisi, solo una mano può darci forza: la condivisione del sapere.

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