Opinioni

LA FORZA DELL’AMORE

©Maksim Samasiuk -Fotolia.com
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Thomas Carlyle in Passato e presente (1843) affermava: «Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità».  Quante volte abbiamo ascoltato o letto che il lavoro è un diritto, un dovere, una necessità? Molte volte dimenticando che, come ho già avuto modo di scrivere tempo fa in un altro editoriale, il lavoro è soprattutto una conquista, oltre ad essere un diritto. Quando si ottiene qualcosa con troppa facilità non se ne apprezza il valore, almeno il più delle volte è così perché l’uomo non è nato  per vivere nella staticità, tanto che alcune ricerche dimostrano che quando una persona smette di avere degli obiettivi muore nell’anima e di conseguenza anche nel corpo. In quanto mente, corpo e spirito sono un tutt’uno. Trascorriamo gran parte della vita lavorando, quindi è impensabile che ciascuno di noi svolga un lavoro che non ama. Sarebbe controproducente. Significherebbe vivere nell’insoddisfazione quotidiana. Significherebbe sprecare la propria vita che è una e quindi, dopo la morte, non ci viene offerta una seconda chance. Almeno non come esseri umani. Abbiamo il potere di scegliere il nostro destino, anche se i media affermano il contrario con statistiche alla mano. Anche se tutto sembra perduto. Il segreto? Chiudere gli occhi e chiederci qual è la strada da intraprendere. Seguire il flusso, calmare la mente e non vivere nella preoccupazione quotidiana. Nessun essere vivente è più preoccupato dell’uomo. Eppure la maggior parte delle paure sono immaginarie, così come accade a Truman, interpretato da Jim Carrey, che vive in un grande reality show e soltanto l’amore gli darà la forza di superare la paura per immergersi nella realtà. Così come accade ai protagonisti del film Upside Down che sfidano la forza di gravità grazie al loro grande amore. Lavorate, anzi lavoriamo con amore. Viviamo con amore. Doniamoci alla vita seguendo il flusso anche quando le cose ci sembrano difficili, anche quando il cielo si fa nero sopra di noi. Perché dietro quelle nuvole scure c’è il sereno. Perché la vita è un dono meraviglioso e non possiamo sprecarla trascorrendo il nostro tempo nell’insoddisfazione generale. Questi concetti, se interiorizzati con l’esercizio costante, ci daranno grandi soddisfazioni in ogni settore della vita. Ma prima di fare questo è indispensabile chiederci dove vogliamo andare e capire se il treno su cui siamo saliti è quello giusto. Solo noi conosciamo la strada da intraprendere, nessun altro!

In bocca al lupo a te caro lettore che ti accingi a entrare nel mondo del lavoro…

Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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