Opinioni

ECCO A COSA SERVONO LE TASSE

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In questi primi giorni di campagna elettorale, avviata con la presentazione delle liste, una parola primeggia su tutte: Tasse.

Le coalizioni in campo la usano, a seconda delle esigenze,  per avere qualche voto in più dai rispettivi elettorati, ma nessuna di esse si sofferma sul vero significato del termine e sul perché gli italiani dovrebbero pagare le imposte. Lo Stato è come un’azienda o meglio ancora come una famiglia, dove tutti i componenti (almeno quelli che hanno l’età per lavorare) contribuiscono, secondo le rispettive possibilità, al corretto funzionamento dell’abitazione.

Il bilancio deve essere in perfetto ordine, quindi se uno dei membri del nucleo familiare non lavora, spende più di quel che guadagna e non s’impegna nelle mansioni domestiche ne risentono tutti gli altri componenti. Il cittadino paga le tasse per avere servizi pubblici, come le scuole, gli ospedali, le strade… Quindi, il potere è nelle mani del contribuente che versa allo Stato una somma di denaro per usufruire di tutti quei servizi che dovrebbero agevolarlo quotidianamente. In sintesi, è come un investimento!

Lo Stato, dunque, deve fare lo Stato. La sua Mission? Fornire servizi, usufruendo del denaro pubblico, cioè dei soldi che provengono dalle imposte. L’obiettivo? Avvantaggiare le aziende che grazie ai servizi pubblici possono creare occupazione. In questo modo, usando correttamente i fondi dei contribuenti, anche l’economia ne trarrebbe vantaggio.

Dunque, alla luce di quanto scritto, l’obiettivo dello Stato non è quello di creare nuovi posti di lavoro, perché nel momento in cui la Cosa Pubblica si trasforma in un ufficio di collocamento perde di credibilità, sacrificando la sua reale missione e facendo così ammalare tutto il sistema. In piena campagna elettorale fa comodo promettere occupazione per alimentare l’assistenzialismo che sta portando l’Italia sull’orlo del collasso. Questo sistema, tenendo conto delle dinamiche economiche internazionali, in primis europee, non può reggere a lungo. Il cambiamento è possibile. Basta solo volerlo. Basta solo cercarlo…

Maria Ianniciello 

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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