Opinioni

LA FELICITA`DELLA RICERCA

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L’uomo ha un sogno che continua a inseguire senza tregua, anche a costo di far del male agli altri e quindi a stesso. Questo sogno si chiama felicità, uno stato psicofisico che ha ispirato poeti, scrittori e filosofi, alimentando la speranza di molti. Qualcuno, come Leopardi, non l’ha riconosciuta e si è arreso, trovando conforto solo nel pessimismo. Altri l’hanno sfiorata. Pochi l’hanno percepita, accarezzata, fatta propria. Queste persone si emozionano guardando il sorriso di un bambino, lo sguardo sapiente di un anziano, l’alternarsi del tramonto con l’alba oppure ascoltando il suono del ritmo cardiaco, sinonimo di vita…

Gioiscono per poco e si stupiscono quotidianamente di fronte al miracolo della natura, anche quando questa sembra spietata, inclemente e, anziché definirla matrigna, trovano in essa un’alleata. Loro, pur avendo paura, guardano gli eventi da più angolazioni e hanno fiducia in quell’energia da cui è nato il Tutto. Shimon Edelman, presentando il suo libro “La felicità della ricerca” al Festival delle Scienze di Roma, dedicato alla mente e al cervello, ha affermato che «la felicità non sta tanto nel raggiungimento di uno scopo prefissato quanto in ciò che si fa per raggiungerlo». Questo stato della mente, a cui tutti aspiriamo, ha precisato Edelman, «è la consapevolezza del nostro vivere quotidiano, anche nelle situazioni che sembrano poco positive». Il neuroscienziato ha inoltre sostenuto che il passo verso la felicità è anche la ricerca di noi stessi, come si evince da alcuni studi. In sintesi più conosciamo i meccanismi della nostra mente più la felicità è a portata di mano. E la memoria gioca un ruolo importante in questo processo, poiché i ricordi ci fanno rivivere il percorso fatto, rendendoci consapevoli di dove eravamo e di dove siamo arrivati.

Sono gli scopi che fanno alzare l’essere umano ogni mattina dal proprio letto con la voglia di scoprire ora per ora i regali del nuovo giorno…

Maria Ianniciello

 

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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