Opinioni

IL FANTASMA DELLE OPERE PUBBLICHE

© Giuseppe Porzani – Fotolia.com

La mattina in redazione esaminiamo quasi tutti i quotidiani italiani e, leggendo i pezzi di politica, un dato è prevalso su tutti: non si scrive mai di opere pubbliche e, se lo si fa, è sempre per propaganda. Mai una proposta da parte dei candidati delle varie coalizioni in campo, mai un accenno alle infrastrutture realizzate e a quelle future. La verità è che è stato fatto ben poco, anzi nulla, perché se qualcosa fosse stato fatto quei politici che in questi venti anni hanno “gestito” la Cosa Pubblica ne avrebbero parlano e anche ininterrottamente. Il mio discorso è talmente lapalissiano da sembrare banale, tanto banale che nessuno ne parla.

Si discute di tasse; si parla dell’Imu e di ipotetici rimborsi solo per far presa sulle coscienze collettive ma nemmeno un accenno a provvedimenti concreti in materia di infrastrutture e mi riferisco in primis alle arterie ferroviarie e agli importanti snodi stradali che dovrebbero innanzitutto unire il Sud con se stesso e poi con il resto d’Italia e d’Europa. Basta guardare la cartina del nostro Paese per accorgersi di un fatto: una parte del Mezzogiorno è isolato, comunica solo con il Nord. E`così difficile da capirlo? L’Italia ha bisogno di opere pubbliche, così come l’essere umano non può vivere senza l’acqua. Sono le infrastrutture che fanno girare l’economia e che fanno crescere un territorio, insieme a una scuola efficiente e meritocratica che forma le coscienze di un popolo facendolo ambire al miglioramento.

 Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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