
The old guard: recensione del film
L’immortalità continua a farci gola e sin dai tempi antichi fantastichiamo su che cosa potrebbe accaderci se non morissimo. Ipotizzando che la natura ci lasciasse fare e che ci fosse spazio sufficiente per tutti su questo pianeta, come ci comporteremmo se non morissimo mai? Saremmo altruisti, operando per il bene comune, come la Andy di Charlize Theron in The Old Guard? Oppure saremo il peggiore dei villain, come per esempio lo Zingaro de Lo chiamavano Jeeg Robot che poi sfrutta i suoi poteri a proprio vantaggio?
Ed è proprio Luca Marinelli che in entrambi i film citati ci fa vedere come i poteri possano produrre risultati diversi a seconda di come vengono usati. Lo zingaro non è immortale ed acquisisce, mediante un processo di trasformazione, le doti di un supereroe ma la sua mente è limitata ed accecata dalla sede di supremazia.
The old guard: recensione del film di Netflix
The old guard tratta dunque il tema dell’immortalità e lo fa in modo avvincente. La macchina da presa si muove agile per il pianeta seguendo le orme di cinque soldati capitanati dall’atletica e bellissima Andy.
La mano della regista Gina Prince-Bythewood è decisa nel raccontare una storia che pone le donne combattenti in prima linea. Charlize Theron, poi, che non è nuova a questi ruoli, non sbaglia una mossa. Atletica e coraggiosa ma anche compassionevole e non gelosa del proprio talento, Andy sa mettersi da parte all’occorrenza per lasciare il testimone ad una nuova generazione di donne, che qui sono rappresentate da Nile Freeman.
The old guard ci mostra inoltre che nulla è immortale. E come Achille aveva nel tallone la sua vulnerabilità così questi guerrieri non sono indistruttibili. Perché non esiste coraggio senza vulnerabilità. Ce lo dice la mitologia e ce lo dice questo film che è stato scritto da Greg Rucka, autore del fumetto (illustrato da Leandro Fernandez) che ha ispirato la pellicola.

Ma non può esistere un eroe senza un antagonista. In questo film l’antieroe è un magnate della Scienza che in nome del profitto venderebbe anche la propria anima al diavolo.
The old guard è un film, dunque, molto contemporaneo nello stile e nei temi. La regista si è avvalsa di un ottimo cast formato da attori quali Charlize Theron, Kiki Layne, Luca Marinelli, Matthias Schoenaerts, Marwan Kenzari, Marwan Kenzari, Chiwetel Ejiofor, Harry Melling… (Maria Ianniciello)
Ti potrebbero interessare
- Gli Infedeli, Mordini esce dagli stereotipi e gira un film dal retrogusto amaro
- Adù: su Netflix il film di Salvator Calvo: recensione
- Sotto il sole di Riccione: recensione
- 'Il ragazzo che catturò il vento', dall'Africa una storia vera di carestie e desiderio di rivalsa
- The Truman Show: recensione e trama
- Brené Brown: ecco come trovare il coraggio
- Film da vedere sul razzismo su Netflix
- Self Made: recensione. La serie tv è su Netflix
- Michelle Obama nel documentario 'Becoming' tra Fede ed Emozioni
- Bombshell: trama e recensione. Il film è su Amazon Video
- 'Downton Abbey' è su Amazon Video Italia: recensione della Stagione 1 (Podcast in calce - No spoiler)
- 'La Tenerezza' è su Netflix: recensione del film di Gianni Amelio
- A casa tutti bene: il film di Muccino su Netflix, recensione e trama
- Il suo ultimo desiderio su Netflix: recensione del film
- La verità di Grace: recensione e trama del film di Netflix
- Le grandi donne del Cinema: il libro di Marta Perego
- A private war: recensione del film sulla reporter di guerra Marie Colvin
- Tully: ecco l'altro volto della maternità, recensione e trama della pellicola
- Il cacciatore e la regina di ghiaccio: trailer, recensione, trama
- Mad Max: fury road, trama e recensione
Commenti

Maria Ianniciello
Mi chiamo Maria Ianniciello (o meglio Maria Carmela Ianniciello). Carmela spesso lo perdo per strada. Mi occupo di critica cinematografica, libri ed emancipazione femminile. Ho una laurea in Lettere (vecchio ordinamento), conseguita con il massimo dei voti nei tempi, e sono giornalista dal 2007 (sono iscritta nell'elenco dei pubblicisti). Dopo una lunga gavetta giornalistica in televisioni e giornali irpini sia online che affline (ho diretto anche un magazine locale per due anni circa), curo dal 2008 www.culturaeculture.it, da me fondato. In culturaeculture.it dal 2012 al 2018 ho coordinato redattori da ogni angolo d'Italia e mi sono occupata di cinema, libri, lifesyle, attulità e benessere. E` stata una grande esprienza umana e professionale. Poi una piccola pausa e la ripresa delle pubblicazioni il 19 agosto 2019. A gennaio 2016 mi sono iscritta alla Scuola di Naturopatia dell'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica diplomandomi nel dicembre 2018. Da aprile a giugno ho frequentato il Master in Psicosomatica sempre presso l'Istituto Riza. Nel frattempo ho avuto un bambino di nome Emanuele. Sono sposata con Carmine e amo la mia famiglia per la quale farei follie. Come farei follie per il mio lavoro (il giornalismo culturale intendo) che adoro. La Scuola di Naturopatia mi ha permesso di ritrovare me stessa, i miei tempi, la mia vita. Mi ha fatto scoprire il dono della maternità e della femminilità in tutte le sue sfaccettature. Oggi sono una persona più completa e più equilibrata. Ma sempre in costante evoluzione e formazione. Amo studiare e formarmi. Ah! Dimenticavo! Ho scritto un romanzo quando avevo sedici anni che ho pubblicato nel 2010.