Nome dell'autore: Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Fondatrice di questo portale che ho gestito dal 2008 e fino a gennaio 2024, quando ho deciso di unire tutte le mie competenze in un'unica proposta. Chi sono? Cosa Faccio? Sono divulgatrice culturale e lavoro in Campania. Ho unito la mia passione per la cultura, in modo particolare per la letteratura e per il cinema, con la pratica della Mindfulness e con l’aromaterapia olfattiva. Sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) e giornalista pubblicista dal 2007, con una lunga esperienza nel mondo della comunicazione culturale. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei pubblicisti. Ho diretto e fondato il portale www.culturaeculture.it, dove mi sono occupata di libri, cinema e serie TV e ho collaborato con diverse testate locali. Dal 2018 sono naturopata ad indirizzo psicosomatico e da luglio 2024 sono facilitatrice Mindfulness, disciplina che pratico da diversi anni. Questa combinazione di competenze mi permette di creare percorsi unici che coniugano la poesia e l’arte narrativa (letteraria e cinematografica soprattutto) con l'aromaterapia olfattiva e la Mindfulness per aiutare le persone a trovare creatività, equilibrio ed armonia, in due parole: benessere interiore. Conduco: 1) Passeggiate-incontri letterari e meditative 2) Laboratori di lettura per bambini, adulti e adolescenti 3) Cineforum per adulti, bambini e adolescenti 4) Percorsi di fioritura personale di gruppo e individuali. 5) Newsletter settimanale 'Risveglia la tua essenza' Adesso mi trovi qui: https://mariaianniciello.substack.com/

Qui rido io: recensione. Servillo è Eduardo Scarpetta

Mario Martone, con Qui rido io, confeziona un nuovo capolavoro del Cinema italiano. E lo fa guardando indietro nel tempo, nella Napoli illustre, la città che i Media si dimenticano di raccontare, perché troppo complessa, troppo pretenziosa, troppo ricca, troppo austera e quindi sfuggente ai luoghi comuni che la vedono immobile e lontana dalle luci della ribalta…

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Mondocane, film ambientato in una Taranto violenta e senza più religione. La recensione

I protagonisti di questo Mondocane sono due adolescenti, l’uno biondo e sano, l’altro moro e malato di epilessia. Pietro (Dennis Protopapa) e Christian (Giulio Soprano) condividono tutto, dai sogni alle aspettative, dalle speranze alle delusioni, e si muovono con fare audace e con estrema curiosità in una società dove non c’è spazio per l’infanzia né per passi falsi e imprudenze. Intanto scopriamo che Roma non è più capitale d’Italia e che tante cose sono cambiate.

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Falling – Storia di un padre. Viggo Mortensen e l’esordio alla regia

Quello di Viggo Mortensen è un Cinema dal taglio impressionistico, con paesaggi mozzafiato, fra mare e monti innevati, tra natura e cultura, tra dimensione conscia e dimensione inconscia. I dialoghi sono sferzanti, le emozioni dirompenti, anche quando sono trattenute. Mortensen, complice anche l’esperienza di fotografo, gira un film dai tagli decisi, dai primi piani netti, dalle atmosfere retrò. La fotografia è pulita e i flashback impeccabili, perché la pellicola è tutta un andare indietro e avanti nel tempo, verso quel futuro sconosciuto ed indecifrabile.

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Frammenti del passato recensione

‘Frammenti del passato – Reminiscence ’: recensione del film con Hugh Jackman e Rebecca Ferguson

Ripensare al passato e a ciò che si era in un tempo non molto lontano è una tendenza (non ultima per la verità), del cinema fantascientifico contemporaneo che cerca di trafugare il mistero della vita nella mente umana, l’unica e sola entità capace di dare una consistenza alle cose, anche alla memoria. In realtà, se non ci fosse la mente che osserva, forse il Mondo non esisterebbe e con essi i ricordi. La regista e sceneggiatrice Lisa Joy nel film ‘Frammenti del passato – Reminiscence ’ fa afferrare le reminiscenze umane a una vasca fornita di sensori celebrali che proiettano le immagini del passato su uno schermo.

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Nel film ‘Sotto il burqa’ l’Afghanistan dei Talebani e il coraggio di una bambina

Con la presa di Kabul da parte dei Talebani il 15 agosto scorso lo sguardo dei media internazionali è ancora una volta puntato sull’Afghanistan. Una parte consistente dell’opinione pubblica si chiede in particolare quali siano le reali intenzioni dei Talebani. Ci si preoccupa in primis dei bambini, delle donne e degli afghani che hanno cooperato con l’Occidente e si cerca per loro una sistemazione sicura affinché non debbano subire ritorsioni e violenze.

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Jane Austen, ecco perché ‘Orgoglio e pregiudizio’ continua a piacere

Per approcciarsi, con occhio critico, ad un classico della Letteratura è fondamentale partire dall’autore e dal contesto in cui quest’ultimo viveva, tra storia e cultura, fatti personali e vicende collettive. Se poi questo libro, a distanza di due secoli, conserva ancora un certo appeal è opportuno domandarsi che cos’è che rende l’opera ancora avvincente.

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Blackout Love: commedia che ironizza con sentimento sull’Amore

Di commedie sentimentali ce ne sono tante, forse troppe. Questi film in genere quasi mai escono dai binari già percorsi da altri; di conseguenza la regia risulta spesso appiattita e la sceneggiatura prevedibile, con un finale da “E vissero tutti felici e contenti”.

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Atleta A, nel documentario lo scandalo degli abusi sessuali nella Ginnastica Artistica USA

Nel 2015 cinquecento atlete della Ginnastica Artistica degli USA denunciarono gli abusi sessuali perpetuati dal dottor Larry Nassar. Ad aprire l’indagine furono i giornalisti del The Indianapolis Star che raccolsero molte testimonianze. Il medico, che era un famoso e stimato terapeuta, fu condannato a 176 anni di reclusione. Tra le ‘sopravvissute’ ci furono anche famose campionesse come Simone Biles e Maggie Nichols. Ed è proprio quest’ultima ad essere la figura chiave del documentario di Netflix ‘Atleta A’.

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