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Non mentire è su Netflix. Trama e recensione

C’ho messo un po’ per vedere su Netflix la serie tv, Non mentire. Andata in onda su Canale 5, tra febbraio e marzo del 2019, la miniserie affronta il delicato tema della violenza di genere, in modo particolare dello stupro e della mentalità che c’è dietro questo crimine. Di seguito la trama e la recensione.

Trama di Non mentire. Recensione della miniserie

Alessandro Preziosi veste i panni di un famoso cardiochirurgo che si chiama Andrea Molinari. L’uomo è vedevo e ha un figlio. Sembra una persona molto distinta e anche tanto gentile, oltre che intelligente e dotata di fascino. Una sera esce con la sorella di una sua stretta collaboratrice, Sara Nardini (interpretata magistralmente da Greta Scarano). La donna, che è l’insegnante del figlio di Molinari, si ritrova il mattino successivo sul letto di casa sua, con i ricordi sbiaditi. Pensa subito di essere stata stuprata dal cardiochirurgo e lo denuncia. Comincia per entrambi (soprattutto per lei che decide di pubblicare anche un post su Facebook) un lungo e intricato calvario.

Non mentire è una crime story, che strizzando l’occhio alla grande attualità si muove in un territorio molto ostico, fatto di bugie e luoghi comuni anche sullo stupro. L’idea che lei se la sia un po’ cercata e che non sia credibile, perché in passato sembra abbia fatto uso di psicofarmaci, l’immagina patinata e stereotipata del cardiochirurgo affermato e molto piacente (un uomo dotato di soldi e charme avrebbe bisogno di stuprare una donna? Certo che no!) confondono le spettatrici e gli spettatori.

Non mi ha convinta fino in fondo

Lo script della miniserie è semplice ma – nel tentativo di appassionare, mantenendo fede alle notizie d’attualità e ai dati sulla violenza di genere – le acque si intorbidiscono troppo e man mano che si procede verso il finale il pathos scema e la serie si appiattisce. Tuttavia, Non mentire riesce comunque a mantenere l’attenzione soprattutto grazie all’ottima prova attoriale di Preziosi e Scarano.

Buona anche la performance degli altri attori e delle attrici, come Vanessa Alaimo, Fiorenza Pieri, Matteo Martari, Riccardo De Rinaldis e Paolo Briguglia. La miniserie è stata diretta dallo sceneggiatore e regista torinese Gianluca Maria Tavarelli ed è il remake della serie tv anglosassone Liar- L’amore bugiardo che è stata ideata da Harry e Jack Williams, è suddivida in due stagioni e va in onda in Italia sul canale Nove dal 18 gennaio 2018.  Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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