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Yellowstone: i motivi del successo

Yellowstone: recensione della serie tv

Cinque stagioni di grande pathos: questo e molto altro ancora è Yellowstone, la serie tv con Kevin Costner nel ruolo di John Duttun. Ambientata in Montana, proprio nel parco di Yellowstone, la serie si colloca nel western di ultima generazione, perché ha tutte le caratteristiche di un genere che piace ancora. Portandoci nel cuore dell’America più selvaggia, riconduce le nostre esistenze sempre più tecnologiche in un passato in cui l’essere umano si collocava un po’ di più, ma mai completamente, tra cielo e terra. Insomma c’è tutto in questa serie tv del western: ci sono i cowboy, ci sono gli indiani e c’è una bionda che forse è il personaggio più incisivo e più particolareggiato della serie, mi riferisco a Beth Dutton (Kelly Reilly).

Beth è l’unica figlia femmina di John, arrabbiata con il mondo e soprattutto con il fratello Jaemie (Wes Bentley) – per qualcosa di grave che le ha fatto ma che non vi rivelerò – cerca sempre l’approvazione paterna e per ottenerla farà di tutto. L’obiettivo di John è proteggere il grande e storico ranch di famiglia che è collocato nel parco di Yellowstone. Beth però, nonostante le apparenze, ha un cuore che batte forte per l’unico uomo che abbia mai amato, ovvero Rip Weeler (Cole Hauser), un orfano che ha ucciso il padre violento e che poco alla volta ha conquistato la fiducia di John Dutton.

Le vicende della famiglia Dutton

La serie tv percorre le vicende della famiglia Dutton e dell’immenso patrimonio terriero che fa gola ai nuovi ricchi, uomini e donne senza scrupoli che in nome del progresso saccheggiano ed usurpano la natura costruendo centri commerciali e residence da sogno. Anche Kayce (Luke Grimes), l’ultimo genito di John, sarà chiamato ad integrare la sua anima selvaggia – rappresentata dalla moglie Monica (Kelsey Asbille), una nativa dall’animo nobile e dallo sguardo intelligente – con la chiamata paterna a difendere la proprietà di famiglia e con essa i vecchi valori dei cowboy.

Yellostone guarda dunque tra le pieghe del patriarcato contemporaneo, mostrandone i pregi e i limiti con un pizzico di nostalgia per il mondo dei cowboy e per il selvaggio west, che sta scomparendo. John è un uomo vecchio stampo, che però ha dei valori, condivisibili o meno. Dutton – rispetto al figlio Jamie, che appare come un uomo ricattabile, privo di identità, e dalla personalità fragile e melliflua – è mosso non dal denaro (vendendo il ranch farebbe molti soldi) ma dal desiderio di conservare la sua proprietà, che per lui ha un valore affettivo, e tramandarla. Ma John è anche consapevole che, rispetto ai suoi avi, non ha saputo creare radici e rami forti. Dubita dei figli che comunque si battono per lui, nonostante tutto…

In arrivo gli ultimi episodi e una serie sequel forse con Matthew McConaughey

Yellowstone è un prodotto statunitense. Il primo episodio uscì negli Usa nel 2018. La serie tv è arrivata alla quinta e ultima stagione. Le ultime puntate presumibilmente usciranno a novembre 2023. Di recente è stata annunciata anche una serie sequel forse con Matthew McConaughey.

La serie è stata creata da Taylor Sheridan – che ha curato la regia e ha scritto la sceneggiatura – e John Linson. Per la sua interpretazione Kevin Costner ha ricevuto nel 2023 il Golden Globe come migliore attore in una serie drammatica. La trovi su Prime Video e su Sky. Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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