Io e Lulù: recensione e trama del film senza spoiler

Niente male l’esordio alla regia di Channing Tatum e Reid Carolin con la commedia Io e Lulù.

Il film è da vedere per due ragioni. La prima è che  – nonostante i lungometraggi sui cani e in particolare sull’amicizia tra un uomo e un cane siano numerosi e in crescente aumento – la pellicola riesce a essere ugualmente innovativa e poi ti spiego perché. La seconda ragione è che il lungometraggio diverte con gusto ed eleganza, complice anche l’ottima interpretazione di Tatum che, nel ruolo del protagonista, sa essere molto ironico e convincente. La vena di malinconia, poi, che compare di tanto in tanto sul suo volto non viene tradita dall’aspetto di macho.

Io e Lulù recensione

L’attore veste i panni di Jackson Briggs, il quale è stato allontanato dal 75th Ranger Regiment a causa delle conseguenze dello stress post-traumatico che lo rende dipendente da alcuni farmaci. Jackson cerca in tutti i modi di recuperare la posizione perduta mentre svolge lavori saltuari e di fortuna. Un giorno l’esercito gli affida un cane soldato che ha perso il suo amato padrone di recente. L’animale in questione si chiama Lulù ed è una femmina di Pastore Belga che, per il trauma del lutto, è diventata aggressiva.

Jackson avrà il compito di portare Lulù (prima che questa venga soppressa) in Arizona in occasione del funerale del padrone che era un veterano di guerra. Tra i due si crea gradualmente un intenso legame. E veniamo alle ragioni per cui questa pellicola aggiunge qualcosa di nuovo ed inedito ai classici dogs movies, come Io & Marley, Max, Hachiko, la serie cinematografica di Qua la zampa, Sergente Rex

Io e Lulù è difatti il classico film on the road. Pur restando fedele al plot del proprio genere di riferimento, la pellicola si caratterizza per dinamicità e per la bellezza dei paesaggi americani più selvaggi attraverso i quali l’uomo e il cane fanno tutta una serie di esperienze. La commedia ci dice, dunque, con una vena di romanticismo, che non è la meta ad essere importante bensì il percorso che ci cambia un po’ per volta mediante ostacoli e svolte improvvise. Il tutto per condurci all’Amore. Io e Lulù è insomma proprio un film godibile e spassoso! La recensione di Io e Lulù è di Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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