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Chiamate un dottore! Recensione della commedia e trama

Il cinema e la psicoanalisi sono nati nello stesso momento. Il Cinema si nutre di immagini, la psicoanalisi scava in quelle immagini per ritrovare il senso di una vita. Di conseguenza, chi scrive recensioni di film, quando si siede in una sala cinematografica, dovrebbe guardare e poi decifrare, in modo imparziale, ciò che il corpo – attraverso quelle immagini in movimento – comunica alla coscienza. Ebbene, guardando la commedia ‘Chiamate un dottore! (Docteur?)? avverti un piacevole stato di serenità.

In realtà il pericolo di girare una pellicola demenziale era piuttosto grosso ma è stato scongiurato proprio grazie ad un plot ben pensato e riuscito, pur nella sua semplicità. La forza di questo film per la verità è tutta nella sceneggiatura (è stata scritta da Tristan Séguéla e Jim Birmant) con dialoghi e scene mai volgari.

Chiamate un dottore! Recensione del film e trama

Il film è una divertente e brillante commedia francese che, strizzando l’occhio al Buddy Movie, crea complicità tra spettatore e personaggi principali. Ricordate la celebre pellicola Quasi amici?’. ‘Chiamate un dottore!’ non è quel tipo di film. Infatti, pur mettendo insieme due personalità agli antipodi, non usa mai tonalità tragicomiche e sentimentali. La caratteristica di questa pellicola è che rende divertente e leggero anche un momento che sarebbe potuto diventare drammatico senza mai enfatizzare troppo. E lo fa anche attraverso dei primi piani che sembrano delle caricature. La professione medica, poi, (i titoli di apertura ci rassicurano in tal senso) non viene mai ridicolizzata. Anzi, questo film ci fa capire che i medici sono degli esseri umani, non dei super eroi dalle capacità infallibili. E, dunque, anche loro soffrono, sono stanchi e a volte anche frustrati.

Chiamate un dottore!

Trama della commedia

In ‘Chiamate un dottore!’ il regista Tristan Séguéla mette insieme due persone completamente diverse: Serge Mamou Mani (Michel Blanc) è un medico di guardia di SOS Médecin che è costretto a lavorare la notte di Natale; Malek è un fattorino (Hakim Jemili). I due si incontrano per caso e Malek dovrà ‘aiutare’ Serge a svolgere la sua professione proprio a Natale. Il mix è vincente ed esplosivo; tra i due attori si crea difatti una forte alchimia che arriva allo spettatore senza filtri. E di questi tempi non è poco! Maria Ianniciello

Qui il trailer

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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