Mummenschanz: quando l’ordinario diventa straordinario

1Niente scenografie, niente musica, niente parole: lo spettacolo dei Mummenschanz, la nota compagnia teatreale italo-svizzera, in programma al Teatro Bellini di Napoli, dal 12 al 17 novembre, è un momento partecipativo in cui gli artisti comunicano con il pubblico trasmettendogli impulsi  agendo per sottrazione. Gli spettatori vengono condotti in uno spazio vuoto e silenzioso in cui ogni oggetto quotidiano come la carta igienica, i fili, i tubi, le scatole si animano diventando personaggi di fantasia, i quali interagiscono in modi sorprendenti rivelando verità senza tempo riguardo le connessioni e le relazioni umane.

2Da 41 anni la compagnia svizzera dei Mummenschanz cattura consensi in tutto il mondo con le perfomance non-verbali di Floriana Frassetto, Philipp Egli, Raffaella Mattioli, Pietro Montandon e la preziosa collaborazione di Jan Maria Lukas e Dino “ Chico” De Maio. I Mummenschanz trasformano il teatro in una dimensione in perenne evoluzione: movimento e trasformazione sono i lieti motiv del loro universo surreale: sacchetti dilatati, resti di tubo a fisarmonica, teste di bidoni, fili di ferro o serpentine luminescenti, stoffe, cartoni, polistirene, gommapiuma solleticano il pubblico  trascendendo qualsiasi barriera culturale. Ombre e luci ispirano illusioni, sogni e fantasie, lo spazio si riempie di una  scenografia insita  nel movimento mentre le parole, contenute nei gesti, scandiscono le fasi dello show. Nel mondo dei Mummenschanz l’ordinario diventa straordinario e in due ore di spettacolo le loro sorprese riescono ad incantare proprio tutti.

 Raffaella Sbrescia

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