Stefania Andreoli, Papà fatti sentire: recensione del libro

Stefania Andreoli – Papà, fatti sentire (Bur – Rizzoli)

Lo ammetto sono affascinata dalla figura del Padre, forse perché del mio papà non mi ha ferita la sua assenza fisica quanto la sua non presenza ‘emotiva’. Certo, c’era mamma eppure lei non mi bastava, non era sufficiente. “Papà cosa provi?”. Era questa la domanda che da adolescente avrei voluto fargli per rispecchiarmi nei suoi occhi ritrovando un pezzo di me e poter poi camminare lungo il sentiero della vita con le mie sole gambe. Perché la sfida più grande che ho dovuto affrontare è stata di natura emotiva. Le cose per me sono andate diversamente ma non mi rammarico; papà era (uso l’imperfetto perché oggi si è molto addolcito o più probabilmente sono io che vedo in lui tutto il bello che riesce a dare) un tipo vecchio stampo che manifestava la sua presenza tramite il lavoro fisico e il fare. Da figlia degli anni Ottanta, in un Sud Italia che ancora oggi stenta ad uscire dalle dinamiche patriarcali, sono vissuta in una famiglia tradizionale dove i ruoli erano ben definiti, dove ciascuno esercitava il proprio potere personale a suo modo e soprattutto secondo quanto gli veniva consentito.

“Non è la carne e il sangue, ma il cuore che ci rende padri e figli”.  

(Johann Christoph Friedrich von Schiller)

Per fortuna la figura del padre sta cambiando, anche a Sud seppur più lentamente. Ce lo dice anche la psicologa Stefania Andreoli in un libro molto illuminante dal titolo ‘Papà, fatti sentire’, edito da Rizzoli – Bur. Il sottotitolo è invitante: Come liberare le proprie emozioni per diventare genitori migliori.

Il patriarcato, ci dice Andreoli, esercita ancora il suo appeal su alcuni padri che fanno la voce grossa sentendosi smarriti nel momento in cui poi non vengono ascoltati. Il fantasma del padre padrone è ancora sulla scena. Tuttavia oggi sono numerosi i padri che fanno la loro parte, soprattutto quando i bambini sono piccoli. Eppure, secondo Stefania Andreoli, la maggior parte di questi genitori non riesce a soddisfare le domande dei figli in un periodo cruciale come l’adolescenza. I ragazzi e le ragazze vorrebbero interloquire con i loro genitori su un altro livello, cioè su un piano emotivo. Sembra che soprattutto i figli maschi, chiedano a gran voce: papà fatti sentire affinché io possa ascoltare cosa provi, cosa hai da dirmi. Gli uomini tendono in realtà a mascherare e a sopprimere le loro emozioni, perché così è sempre detto loro di fare dalla società patriarcale che chiedeva agli uomini di esercitare la forza a discapito dell’empatia e della tenerezza.

Stefania Andreoli nel suo libro descrive innanzitutto per grandi linee come si è evoluta la figura del padre dal Neolitico ai giorni nostri. Poi racconta una serie di storie vere molto coinvolgenti con uno sguardo attento e lungimirante che chiarisce il punto di vista dell’autrice e di gran parte della psicologia sulla questione. ‘Papà, fatti sentire’ è un libro che qualsiasi padre dovrebbe leggere per i contenuti innovativi sul tema e per la scrittura chiara e accessibile. Maria Ianniciello

Trovi il libro di Stefania Andreoli qui

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