Yoani Sànchez a Perugia tra le proteste e gli applausi

Un momento dell'incontro
Un momento dell’incontro

E’ arrivata in Italia ieri, dopo aver fatto il giro quasi di tutto il mondo e dopo aver ottenuto il tanto agognato passaporto. L’abbiamo vista a Perugia ieri sera, presso la Sala del Notari, nell’ambito di un incontro organizzato in occasione della settima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo; abbiamo avuto modo di conoscerla a fondo sul suo blog Generaciòn Y. Lei è Yoani Sànchez, contestata ieri nella città umbra da un gruppo di dissidenti filo castristi – che l’hanno accusata di essere pagata dall’Occidente – ma amata nel mondo e anche in Italia. Yoani Sànchez ha avuto il coraggio di opporsi al regime di Fidel Castro. I giorni terribili della sua lotta quotidiana e costante sono raccontati con intensità nel suo libro Cuba Libre.

«Grazie per l’applauso e per gli insulti perché mi danno una lezione per il futuro», ha detto la Sànchez che ha spiegato anche che il suo blog «non riceve finanziamenti né aiuti da partiti politici, governi e organizzazioni di carattere ideologico; si mantiene grazie alla solidarietà cittadina e alla mia spinta personale».

«Io racconto la verità, sono una cronista della verità», ha detto la blogger e giornalista aggiungendo: «Più i nostri figli sapranno dominare i nuovi mezzi digitali più saranno preparati a vivere nel contesto moderno. Le mamme e papà dovrebbero preoccuparsi di un’educazione digitale a casa, anche giocando, perché pure così s’impara». La Sànchez ha raccontato cosa accade quando si è sotto un regime e tutte le privazioni che la popolazione è costretta a subire, com’è capitato a lei che, ha dovuto percorrere, ha precisato, «un cammino della disperazione e uno della gratificazione».

«Sono una persona positiva e ottimista, ma il dolore di vedere Cuba privata dei suoi diritti è forte. Non ho mai avuto la possibilità, come mi sta accadendo qui, di avere un microfono tra le mani», ha precisato la blogger.  Si è poi parlato di alcuni familiari della blogger che sono andati a vivere all’Estero; come è accaduto anche alla Sànchez che ha vissuto per due anni in Svizzera, con il figlio, oggi diciottenne. La Sànchez è poi rientrata a Cuba, una scelta difficile ma importante per la sua vita.

 

Carla Cesinali

 

 

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