E’ naturale bellezza: ecco il nuovo libro di Divagatrice. La recensione

Ho scoperto il nuovo libro di Beatrice Mautino, E’ naturale bellezza, casualmente su Instagram leggendo un post sugli oli essenziali e, amando queste sostanze odorose, mi sono lasciata molto attrarre e coinvolgere da quel contenuto controcorrente per i social, tanto che il giorno dopo avevo tra le mani il libro di Mautino (lo trovi qui).

Della divulgatrice scientifica, nota sui social network come Divagatrice, avevo ascoltato l’audiolibro su Audible Il trucco c’è e si vede e anche in quella occasione mi ero lasciata sedurre dalla capacità dell’autrice di approfondire gli argomenti con onestà intellettuale e con una prosa asciutta.

nuovo libro di Divagatrice

Il nuovo libro di Divagatrice: recensione

In E’ naturale bellezza si guarda ai cosmetici biologici con gli occhi della scienza mettendo in risalto le luci e le ombre del settore della cosmesi naturale che è in crescita, proprio perché la domanda di prodotti naturali (non solo di cosmetici) è salita negli ultimi anni.

 Il libro ruota intorno ad un concetto chiave: è opinione corrente che tutto ciò che proviene dalla natura non abbia effetti collaterali, non sia tossico e non sia neanche impattante dal punto di vista ambientale. Di conseguenza, il naturale fa solo bene. Niente di più sbagliato, ci dice Beatrice Mautino più volte tra le righe.  

Nel volume si illustrano i lati oscuri del greenwashing, ci si sofferma sui deodoranti e sui tanto temuti parabeni, si parla poi del titanio, dell’aloe, della bava di lumaca, dei tatuaggi e di quei coloranti che sono stati banditi dalla Commissione Europea perché tossici e infine ci si occupa di microbiota e dell’ansia sempre più crescente per l’igiene.

Tra storia, attualità, tecnologia e scienza si scopre in questo libro che anche in materia di cosmetici naturali l’essere umano è profondamente contraddittorio, perché molte delle nostre scelte sono dettate dalle emozioni, alle quali cerchiamo solo in un secondo momento di dare una spiegazione razionale. Il naturale ci riporta forse alla mente campi fioriti, sole, mare, profumo di lavanda che ci riconducono ad un bisogno intrinseco di pace in un periodo particolarmente complesso per l’umanità.

Scrive l’autrice a proposito della domanda crescente dei tatuaggi: “(…) mentre scrivo questo capitolo siamo nel pieno del dibattito pubblico sulla sicurezza dei vaccini contro Sars Covid-2, il virus che ci ha stravolto la vita. Una delle questioni più discusse sono i possibili effetti collaterali che alcuni personaggi senza scrupoli hanno usato come leva per far emergere tutte le nostre paure più profonde (…) E poi ci sono gli inchiostri per i tatuaggi, i quali, lo sappiamo con certezza, possono causare danni alla nostra salute a breve e a lungo termine (….)”.

Siamo consci quindi che le restrizioni sugli inchiostri sono un compromesso ma le accettiamo, pur sapendo che per eliminare il rischio dovrebbero vietare i tatuaggi. Tutt’altra cosa accade per i vaccini.

Insomma questo libro ci pone davanti alle nostre contraddizioni e alle nostre fragilità attraverso interviste ad esperti vari facendoci addentrare in punta di piedi anche nella burocrazia e nelle regole degli enti regolatori. Sì, forse Divagatrice divaga un po’ prima di arrivare al punto perché fa troppi voli pindarici e questo è un limite del libro, ma nel complesso riesce a far passare più di un messaggio chiarendo molti miei dubbi sulle spregiudicate strategie del marketing e facendomi capire nell’ultimo capitolo quanto sia importante in materia di sostenibilità misurare l’impatto che le nostre azioni hanno sul pianeta e che nulla, pure in cosmetica, può essere dato per scontato. (La recensione è stata scritta da Maria Ianniciello, segui l’autrice su Instagram)

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