LA SCUOLA CHE RESISTE

Dopo il successo di Riprendiamoci la scuola (Altreconomia), Alex Corlazzoli torna in libreria con il ritratto dell’Italia vista dai banchi delle elementari. Il volume, edito da Chiarelettere, sarà disponibile a partire da settembre.
«Quando mi chiedono: “Tu cosa insegni?”, io rispondo sempre: “La vita”. Ho delle materie che cambiano di anno in anno perché il precario dev’essere sempre pronto a tutto. In cinque anni ho insegnato: storia, geografia, informatica, scienze in quinta, in quarta, in terza e in seconda. Ho fatto l’insegnante di sostegno non specializzato per un bambino di prima elementare con un grave autismo, lo faccio ancora per altri due ragazzini. Ho fatto il docente con classi miste: quarta e quinta assieme. Ma soprattutto insegno la vita perché in questo paese i bambini viaggiano poco, non sanno prendere i mezzi pubblici, usano facebook e hanno il cellulare ma non sanno leggere il giornale online o usare Google maps per vedere l’Italia e dove abitano dal satellite. Insegno loro ad amare le istituzioni andando nei commissariati di polizia, in Comune a conoscere il loro sindaco…» Come dimostra Corlazzoli, la scuola è viva grazie all’impegno di tanti insegnanti e genitori che la difendono come bene pubblico. Da qui si può ripartire per porre le basi di un futuro migliore e calare nella pratica la parola democrazia in modo che tutti i bambini diventino innanzitutto cittadini responsabili.
Alex Corlazzoli, giornalista, maestro, scrittore, ha viaggiato in Mozambico, Senegal, Kenya, Marocco, Palestina, Siria, Giordania, Libano, India, Brasile, Albania, Romania e altri ancora. Ha operato come volontario in carcere per dieci anni e ha fondato il giornale «Uomini Liberi». Nel 2008 ha fondato l’associazione L’Aquilone che si occupa di integrazione di migranti. Oggi collabora con «il Fatto Quotidiano», dove tiene anche un blog, e «Altreconomia». Tiene inoltre la rubrica L’Intervallo su Radio Popolare. Tra i libri che ha scritto: Ragazzi di Paolo (Ega 2002); Riprendiamoci la scuola (Altreconomia 2011) e L’Eredità (Altreconomia 2012).