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Educazione affettiva e digitale: il parere di Cristina Obber

Cristina Obber

Cristina Obber, scrittrice, giornalista e formatrice, da anni si occupa di violenza di genere e pari opportunità. Secondo Obber, l’educazione sesso-affettiva nelle scuole è fondamentale per prevenire fenomeni di violenza e adescamento online tra bambini e adolescenti.

Educazione emotiva
Nella foto Cristina Obber

L’età dei ragazzi coinvolti in fenomeni di adescamento si sta abbassando: oggi in Italia riguarda bambini dai 10-12 anni e, dopo la pandemia, anche dai 8-9 anni. Obber sottolinea che molti bambini non hanno gli strumenti per riconoscere i pericoli online e finiscono per condividere materiale sensibile o personale. “È essenziale che genitori e scuole forniscano strumenti concreti per proteggere i ragazzi e insegnare loro il consenso e la gestione del proprio spazio vitale”, afferma.

La giornalista ricorda che la violenza di genere non è un fenomeno nuovo, ma l’uso dei social e delle piattaforme digitali ha amplificato le possibilità di abuso e ha reso più difficile la prevenzione. Obber invita adulti e insegnanti a parlare con i ragazzi di sessualità, emozioni e relazioni sane, prima che internet diventi l’unico punto di riferimento.

Inoltre, Obber mette in evidenza il ruolo dei percorsi scolastici, che se condotti da personale qualificato e consapevole, possono rappresentare un efficace strumento di prevenzione. L’obiettivo è creare consapevolezza nei bambini e nei preadolescenti, in modo che possano affrontare la rete con attenzione e responsabilità.

L’intervista completa è disponibile su Risveglia la tua essenza, la newsletter settimanale di Maria Ianniciello, dove Obber approfondisce anche temi come la prevenzione degli abusi e l’importanza dell’educazione emotiva: https://mariaianniciello.substack.com/p/lorco-in-cameretta-linchiesta-sul?r=43jjii

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