Money Monster su Rai 3: trama e recensione del film

Money Monster andrà in onda su Rai 3, in prima serata. Trama e recensione del film.

Money Moster è l’ennesimo film sulla Finanza ma questa volta, a differenza di pellicole come “La grande scommessa”, si usano i toni dell’azione aumentando il ritmo con una vena di ironia che si manifesta nel personaggio principale: il conduttore Lee Gates, un uomo che usa la parola per spingere gli americani a investire in Borsa.

George Clooney è convincente in questo ruolo, come del resto lo è Julia Roberts nei panni di una talentuosa regista amica dello show man. I due attori sono stati sapientemente diretti da un’ottima Jodie Foster, che non delude, nonostante questa sia la sua prima esperienza alla regia.

money monster Rai 3

Money Monster è difatti una panoramica illuminante ed esaustiva sulla società americana, sempre più in balìa della Televisione che gestisce le tasche dei contribuenti.

Lo spettacolo ha inizio da subito e la finzione per antonomasia si fa ancor più finzione. La frase «noi non abbiamo fatto mai giornalismo» ci apre ad altri spunti sul mondo dell’informazione, oggi sempre più spettacolarizzata per la popolarità e quindi per i soldi.

Eppure il denaro, nonostante sia un pessimo padrone, gestisce ogni cosa. Gordon Gekko in Wall Street: Il denaro non dorme mai dice: «se stasera questo posto crollasse, il mondo resterebbe senza governo». L’impavido personaggio di Michael Douglas si riferisce alla Borsa.

Money Monster fa vedere l’altra faccia del denaro simboleggiata dall’uomo qualunque che non ci sta e che, dopo aver seguito i consigli di Lee Gates, investendo 60mila dollari, ha perso tutto ciò che aveva.

Pretty Woman

Jodie Foster rileva nel volto disperato e contratto del giovane camionista Kyle Budwell (Jack O’Connell) le conseguenze degli atti spregiudicati di uomini che abbiamo visto in altri film, come il già citato Gordon Gekko o anche Jordan Belfort di The Wolf of Wall Street, qui rappresentati dal cinico amministratore delegato dell’azienda quotata in Borsa.

La regista usa la nota formula del sequestro di persona (ricordate Captain Phillips – Attacco in mare aperto?) per descrivere una realtà sottaciuta però tutto ciò che va in onda in TV si impregna di sensazionalismo.

Di conseguenza vediamo che i telespettatori, dopo aver fatto il tifo per il sequestratore e aver assistito all’epilogo di una vicenda reale e drammatica, tornano incuranti alle loro faccende quotidiane (la macchina da presa si sofferma su un gruppo di ragazzi che in un bar giocano a calcetto) così come si fa quando termina una serie tv o un film appassionante.

Money Monster nel complesso non è una pellicola innovativa; c’è qualche difetto stilistico ed è un calderone in cui vengono mescolati generi diversi con il risultato che non si approfondisce alcun aspetto in particolare.

Tuttavia il film tiene il ritmo anche grazie alla performance dei tre attori principali (Clooney, Roberts e O’Connell) e ci convince. Di seguito alcune foto e il trailer.

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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