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“Colazione da Tiffany”, la recensione di un classico del Cinema

colazione da Tiffany2Unico, divertente, frizzante e appassionato. Questo e molto altro ancora è “Colazione da Tiffany”, un film intramontabile come del resto sono senza tempo le emozioni che suscita non solo negli appassionati di Cinema ma anche nei nostalgici e soprattutto nei romantici. La pellicola di Blake Edwards ritorna sul grande schermo nella versione restaurata e digitalizzata, per un unico giorno, forse il più speciale per gli innamorati che potranno rivederla o anche apprezzarla per la prima volta il 14 febbraio nelle sale del circuito Nexo Digital. Ciò che rende questa pellicola speciale e senza tempo non è solo la storia tra un uomo affascinante e una donna sui generis e anche un po’ svampita, ma il contesto in cui è stato girato il film: una New York che ammalia con le sue luci scintillanti, proprio come i gioielli di Tiffany, quel negozio che riesce a rilassare la spensierata e spontanea Holly (Audrey Hepburn), la quale sogna di sposare un uomo ricco che possa farle condurre lo stile di vita dei suoi sogni. Ma le cose per lei stanno per andare in un’altra e appassionante direzione. colazione da TiffanyUn giorno piomba nel suo grazioso appartamento il bel Paul Varjak (George Peppard), uno scrittore affascinante ma non proprio ricco. Riuscirà Holly a non farsi travolgere dalla passione? L’eterno conflitto tra razionalità e sentimento è qui raccontato con leggerezza e semplicità; un mix che rende questa commedia non banale né lenta, nonostante siano trascorsi molti anni, nel corso dei quali il modo di intendere l’Amore romantico è cambiato. In particolare l’eleganza di lei, che però non si trasforma mai in snobismo, e la galanteria di lui fanno di questo film un classico della commedia sentimentale, con scene che sono rimaste e rimarranno nell’immaginario collettivo. Tratto dal romanzo omonino di Truman Capote, “Colazione da Tiffany” ricevette nel 1962 quattro nomination e due premi Oscar (uno per la miglior colonna sonora e l’altro per la miglior canzone). Nello stesso anno Audrey Hepburn fu anche premiata con un David di Donatello come miglior attrice straniera. La commedia uscì in America nel 1961, mentre gli italiani la videro al Cinema nel mese di gennaio del 1962.

Il Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=e7O7RtobXLI

Per le sale: http://www.nexodigital.it/1/id_345/Colazione-da-Tiffany.asp

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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