A Milano colori e fumetti per i 150 anni del Politecnico

© Enrico De Vita - Fotolia.com
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Quarto appuntamento domani, lunedì 29 aprile, alle 19.30, al Teatro Studio Expo di Milano, con il ciclo di incontri-spettacolo promossi dal Piccolo e dal Politecnico in occasione dei suoi 150 anni. Sei incontri e altrettante domande sulla “ricerca improbabile” alle quali danno voce, in una cornice teatrale, uomini e donne, forti delle esperienze e dei successi maturati “sul campo” della conoscenza nei settori più svariati. Dopo la musica della stelle, il futuro della modernità, l’enigma dell’amore, oggetto di questa nuova domanda ‘improbabile’ è il rapporto tra luce e materia. Ne parleranno, dialogando Giulio Giorello, saggista e professore di Filosofia della Scienza, diretti dal regista Emiliano Bronzino, Giuseppe Zerbi professore di Scienza dei Materiali, e Luca Boschi, fumettista. La luce e la materia, i colori e il fumetto, un accostamento “improbabile” per un viaggio scientifico e visionario nell’infinitamente piccolo. Un viaggio con la luce per gustare il gioco dei colori e partecipare alle “danze” delle molecole. Dopo avere aperto una finestra sui numerosi mondi dell’infinitamente piccolo, sarà possibile rivelare i segreti dei principali fenomeni associati alla vita?

Prossimi appuntamenti per o 150 anni del Politecnico 

Lunedì 20 maggio, 19.30

Si può ascoltare l’architettura?

Con Corrado Levi, professore di Composizione architettonica e artista, e Hubert Westkemper, ingegnere del suono e sound designer. Parteciperà alla serata l’attrice Anna Nogara.

La ricerca e la didattica, lo spazio e il suono, l’architettura e l’arte, un viaggio nella percezione plurisensoriale dello spazio e delle opere. Si può dedicare una vita alla continua ricerca e sperimentazione nella didattica, nell’architettura, nell’arte e nella scrittura? Lo scopriremo nelle aule-laboratorio che “invadono” gli spazi del Teatro Studio Expo.

Lunedì 10 giugno, 19.30

Si può simulare il futuro di un uomo?

In quale direzione si muove il futuro? Come si tramanda la passione per la ricerca, che allontana la paura per ciò che non si conosce? I nuovi “corsari” di Internet si confrontano con la vita del loro “padre”, Luigi Dadda, il professore di Elettrotecnica che portò al Politecnico di Milano il primo elaboratore funzionante in Italia e nell’Europa continentale.

 

 

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