Festa della mamma, il ruolo delle madri oggi

mamma e bambinoL’11 maggio 2014 ricorre la Festa della Mamma, un momento che dovrebbe essere di riflessione su uno dei ruoli più importanti della società contemporanea. Perché crescere un figlio non è cosa da poco! Premetto che non sono una mamma, quindi posso solo immaginare le ansie e i timori di una madre, che cerca comunque di fare sempre, anche sbagliando, il bene dei propri figli. Perciò le mie parole sono scevre da giudizi e pregiudizi, tuttavia – siccome non ragiono da genitore – conosco bene il punto di vista, dunque anche i bisogni, di un figlio. Ci sono dentro, fino al collo. Sono una figlia e non una mamma. Ragiono e mi comporto da figlia: accuso, ma non troppo, comprendo, ma non tanto. Guardo e rifletto. Ascolto e penso. Chi è una mamma per un figlio diventato adulto? Una persona che c’è sempre, anche quando non la vedi, perché è qui… nel nostro cuore. Un angelo custode che ti dona amore. Questo almeno dovrebbe essere. A volte però alcune donne, desiderose di un affetto non ricevuto da bambine, proiettano sul neonato, che hanno tra le braccia, non solo i loro timori ma anche la loro fame d’amore. Bisognose di cure e di attenzioni non avute, alcune neomamme pensano di potersi realizzare attraverso quel figlio tanto desiderato, dimenticando che amando se stesse si riesce anche a dare amore incondizionato al proprio bambino facendolo così crescere robusto e sano nel corpo come nella mente. Essere mamme è difficile, ma essere figli è ancora più complesso, perché prima di diventare adulta e poi genitore una donna è stata innanzitutto una bambina. E quell’esserino, che magari non ha ricevuto le cure desiderate, vive dentro di lei, per tutta la sua vita. Il suo bambino interiore vuole essere amato quanto e forse più del piccolo che deve accudire nella vita reale. Reclama bene e pace. Amando incondizionatamente il bambino interiore, la neomamma riuscirà a dare amore puro e universale anche a suo figlio, che crescerà così autonomo, responsabile e soprattutto forte, perché è riuscito, grazie all’amore autentico, e non egoistico, di una mamma, a costruire una solita autostima. Osho affermava che esiste una differenza sostanziale tra essere mamma ed essere madre. La prima è il frutto di un istinto biologico per la conservazione della specie, la seconda aiuta invece il figlio a crescere dentro se stesso… a diventare indipendente, a trovare la sua verità, perché lei è arrivata a casa e non ha bisogno di realizzarsi attraverso quel figlio tanto voluto. Riflettiamo quindi insieme sul ruolo dei genitori oggi e non solo in occasione della Festa della Mamma, per essere dei fari d’Amore qualunque sia il nostro ruolo…

 

Maria Ianniciello

 

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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