“Un fidanzato per mia moglie”? Un film che sorprende

Un fidanzato per mia moglie locandinaRecensione e trama – La parola matrimonio al Cinema è più che abusata. E ogni occasione è buona per fare un film sul lieto evento, negli Usa come in Italia. Quindi, quando sono andata a vedere la commedia di Davide Marengo, le mie aspettative erano piuttosto basse. Sul tema delle nozze è stato ormai detto tutto, cosa c’è da aggiungere? Mi sono chiesta prima di entrare in sala. Comunque, sono andata al cinema spinta soprattutto dalla presenza di alcuni attori comici, come Geppi Cucciari, nel ruolo della protagonista, Paolo e Luca di Zelig nonché Frenz e Ale. Un cast vincente, mi sono detta. Se non altro si ride. “Un fidanzato per mia moglie” è un remake di una commedia argentina del 2008 che affronta la delicata tematica del matrimonio in un’ottica nuova e coinvolgente. Avevamo visto Geppi Cucciari al Cinema di recente in “Una donna per amica”, nel ruolo di Cecilia che evira il marito infedele; e anche questa volta l’attrice non si smentisce. Riveste infatti i panni di un personaggio arrabbiato con il mondo e con la vita. Camilla è sarda ed è un’ex speaker radiofonica che, dopo le nozze con Simone (Paolo Kessisoglu), si trasferisce a Milano piena di buoni propositi, ma qualcosa  non va per il verso giusto: non lavora, è sempre chiusa in casa tra i fornelli, non ha amicizie e cade in depressione. Il marito non ne può più dei suoi continui malumori, perciò decide di trovarle un lavoro in radio a sue spese e un fidanzato, per costringerla a chiedere il divorzio. Camilla però – grazie al Falco, un latin lover interpretato da Luca Bizzarri, e all’esperienza in radio – rinasce facendo innamorare di nuovo Simone. “Un fidanzato per mia moglie”  fa un quadro preciso sul matrimonio nella società contemporanea, nella quale le mogli sono troppo concentrate su loro stesse e su bisogni che non sono in grado di soddisfare da sole, mentre i mariti si mostrano degli eterni immaturi che per codardia ricorrono ad alcuni escamotage. Come fa Simone in questo film che senza troppe aspettative diverte e fa riflettere…

Trailer: http://youtu.be/lz-rlrwzPa8

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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