Andreotti dai bipedi all’eternità

Manganaro parte per Roma insieme a Pulcinella Frontespizio di Montecitorio Album dei 500
Manganaro parte per Roma insieme a Pulcinella
Frontespizio di Montecitorio Album dei 500

  Nel 1872 fu convocato per la prima volta a Montecitorio il Parlamento Italiano. Con Pulcinella nella mente e la rabbia del Sud nel cuore, un finissimo umorista pugliese andò a Roma per ritrarre i Deputati. Era nato a Manfredonia nel 1840, lavorava negli ambienti giornalistici partenopei, si chiamava Antonio Manganaro. A Roma disegnò centinaia di caricature a matita dei parlamentari, per gruppuscoli secondo gli orientamenti politici: I ministri… I banchieri della Camera… I puritani di sinistra… Onorevoli del Centro… I cavalieri della Destra…! Per lui non erano altro che una strana fauna di bipedi. Al ritorno, tradusse le scenette in dissacranti litografie a colori. Col titolo Montecitorio Album dei Cinquecento intendeva venderle proprio ai protagonisti, che però si guardarono bene dal metterle in circolazione. Manganaro è rimasto perciò un artista pressoché sconosciuto, fino a quando ho scoperto l’unica copia completa dell’Album, che l’ha rivelato un maestro della satira politica italiana. A quel singolare Forattini d’epoca Manfredonia ha intitolato una strada.

Deputati che sperano di diventare ‘segretari intimi’ di Urbano Rattazzi e Bettino Ricasoli Tav. 16
Deputati che sperano di diventare ‘segretari intimi’ di Urbano Rattazzi e Bettino Ricasoli Tav. 16

 Decisi di esporre le cinquantuno Tavole dell’Album nell’edizione 1988 di Benevento Città Spettacolo’, Rassegna culturale settembrina diretta dal regista Ugo Gregoretti. Non mi sarei aspettato che Giulio Andreotti, a cui mandai in anteprima il Catalogo, mi chiedesse di poter vedere, anzi inaugurare la Mostra a Benevento, prima che passasse a Torino in Palazzo Carignano, sede del più antico Parlamento d’Italia. Mi scrisse che lo avevano affascinato l’ironia e la qualità delle litografie: “Solo che  – aggiungeva –  il caricaturista pugliese ha trascurato che noi parlamentari siamo persone come gli elettori e, se siamo bipedi strani, sono bipedi strani pure gli elettori”. Nella Mostra osservò che Manganaro era intriso dei secolari sospetti con cui il Sud vive il rapporto con la classe politica, mentre io gli facevo notare che l’artista aveva rappresentato i cinquecento Deputati come nani, con teste ingrossate su piccoli corpi, perché gli erano apparsi alieni e decisamente troppi. “I parlamentari non sono troppi    – mi interrompe Andreotti –    se sono capaci di lavorare con l’anima e capire le esigenze di tutti e di ciascuno. Legga quello che ha scritto Manganaro accanto al ritratto del ricco barone Eduardo Grella, Deputato di Mirabella Eclano: Anche se non spiccava alla Camera per arte oratoria, era gentile con i suoi elettori. Forse sapeva che Grella, meridionale come lui, era attento ai loro bisogni, li aiutava accogliendo richieste personali.

Il Barone Eduardo Grella, Deputato di Mirabella Eclano in basso a destra nel Gruppo di Deputati del Centro Destro Tav. 50
Il Barone Eduardo Grella, Deputato di Mirabella Eclano in basso a destra nel Gruppo di Deputati del Centro Destro Tav. 50

Legga sotto quest’altro ritratto, due endecasillabi per dire che Francesco Picone, Deputato di Airola non lasciava mai fuori dalla porta le persone che sognavano il suo aiuto: Chi bussa da Picon giammai non sogna, lasciar la porta chiusa ivi è delitto”. Il diabolico Andreotti, pensai, aveva preso spunto dalla Mostra per fare un elogio della raccomandazione!

    Più tardi, mentre parla in sala a un folto pubblico, Ugo Gregoretti gli passa sottomano una busta bianca, manco a dirlo una raccomandazione. Lui la apre, sorride sornione e senza farsi scrupoli dice al microfono: “Ringrazio la persona che con questa richiesta di aiuto mi dà modo di acquisire un nuovo merito davanti a Colui che sta lassù, e di fare un altro passettino verso l’eternità”.

    Nel maggio di quest’anno 2013, appena il divo Giulio se n’è andato da Colui che sta lassù, è stato aperto il suo Archivio delle Raccomandazioni, sacrario di beneficenze o arma segreta a seconda dei punti di vista. Sono venute fuori quelle mandategli da Togliatti e Craxi passati a miglior vita, verranno fuori quelle dei comuni mortali viventi, preoccupati intanto più per l’aldiqua che per l’eternità.

 Elio Galasso

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto