IL POPULISMO, ECCO COS’E`…

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Nell’ultimo periodo, soprattutto dopo le elezioni, si sente spesso parlare di populismo, tanto che sono in molti a chiedersi quale sia il vero significato di questo termine.

In Italia e anche all’Estero il clamoroso risultato di Beppe Grillo è stato considerato dalla stragrande maggioranza della stampa come il trionfo del populismo per antonomasia. Data la tendenza della mente umana alla generalizzazione, questa parola viene usata in qualsiasi contesto, anche quando se ne potrebbe fare a meno, anche quando si citano gli articoli della Costituzione e anche di fronte a ingiustizie sociali evidenti. Il rischio di essere accusati di populismo è alto non appena si parla di legalità e amor di Patria.

Questa parola, che deriva dall’omonimo movimento rivoluzionario nato in Russia alla fine del 1800, viene genericamente usata per indicare la tendenza da parte di un orientamento culturale o politico ad avere una visione romantica e idealizzata delle masse popolari. Durante il XX secolo l’ideologia populista ha ispirato movimenti nati negli Stati Uniti, in America Latina e nei Paesi del Terzo Mondo. Tracce di populismo si trovano anche nella letteratura italiana e nell’arte contemporanea.

Detto questo, è importante porsi delle domande per capire quanto questo fenomeno sia dannoso per l’Italia, ma soprattutto bisogna chiedersi se questo termine viene utilizzato all’occorrenza da alcune persone con l’intento di preservare le poltrone del potere, su cui sono seduti da decenni. E per realizzare il loro obiettivo questi personaggi sono disposti a tutto. Anche a ingannare i cittadini che – dopo elezioni democratiche, a causa di una legge elettorale assurda che rende ingovernabile il Senato – vedranno il loro Paese cadere nelle mani di Governi tecnici, imposti dall’alto, annullando l’organo più importante del nostro Stato: IL PARLAMENTO. Arrivando così, come è stato fatto in questi anni prima da Silvio Berlusconi poi da Mario Monti, a legiferare per decreto. Così la democrazia sarà svilita e il popolo non potrà più raccogliere i frutti del proprio voto, perché chiunque cerca di cambiare lo stato delle cose sarà accusato di populismo. E allora se le mie parole sono populistiche fatemelo sapere; comincerò a parlare “il politichese” , utilizzato in questa campagna elettorale da molti candidati per non essere compresi dato che non avevano nulla da dire!

Maria Ianniciello 

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