L’eredità è flessibile. I geni cambiano durante la vita

«E’ intorno a noi. Non bisogna fare altro che aprire l’anima. Non bisogna fare altro che ascoltare», dice Evan, il piccolo protagonista de “La musica nel cuore”, film uscito nel 2007. La bellezza è tutta qui… in questa magia chiamata Vita, di cui riusciamo, con un po’ di attenzione e tanta curiosità, ad ascoltare la melodia; anche se non vediamo chi suona lo strumento musicale. La sinfonia ogni tanto è delicata, spesso è violenta, carica di passioni e di emozioni che non riusciamo a decifrare fino a quando un improvviso e travolgente strappo cambia ogni cosa per noi. In quel preciso momento di rottura ci sentiamo impotenti; poi apriamo il cuore all’ascolto e con un po’ di intuito capiamo di essere parte del Tutto. Come ci suggerisce anche la Scienza. Noi siamo fatti della stessa sostanza delle stelle (Idrogeno, Carbonio, Ossigeno e Fosforo). Sì, signori, il nostro DNA è costituito dagli atomi più frequenti nell’Universo, gli stessi del nostro pianeta. Il DNA è una molecola che determina i caratteri di un essere vivente e il passaggio delle informazioni di generazione. Il DNA si trova nel nucleo, la parte centrale della cellula eucariote. I geni sono i mattoni del DNA, cioè sono una sequenza di lettere e sono flessibili, cioè mutano. Sharon Moalem è un illustre medico e ricercatore che ha creato anche un antibiotico grazie allo studio, come racconta egli stesso, delle malattie rare. Moalem è un genetista, autore del libro “L’eredità flessibile”. Sotto il titolo dell’interessante volume si legge: Come i nostri geni ci cambiano la vita e come la vita cambia i nostri geni. Il libro è edito da Feltrinelli; sulla copertina c’è un’immagine eloquente che richiama alla mente Gregor Mendel, il monaco austriaco che nel 1865, attraverso i suoi esperimenti sui piselli da giardino, pose le basi per la moderna biologia.

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Ma attenzione! Sharon Moalem non conferma del tutto le teorie e le scoperte del Novecento, anzi le stravolge, portandoci per mano nel mondo affascinante dell’epigenetica e della genetica del nuovo millennio. «Ci è stato insegnato», scrive il medico, «che chi siamo è cosa decisamente prevedibile in base ai geni ereditati dalle generazioni precedenti. Un po’ di mamma, un po’ di papà, si mescola il tutto ed ecco fatto». Dai, ammettiamolo: è ciò che abbiamo appreso a Scuola. Tutto stabilito. Noi non siamo gli artefici di un bel nulla. Tutto sbagliato! Proprio in questo preciso istante il mio e il vostro DNA viene modificato. Costantemente. Come accade tutto ciò? Semplice. Mediante il nostro stile di vita possiamo cambiare non ogni cosa ma quasi… Secondo il genetista, «alimentazione e attività fisica. Psicologia e relazioni. Cure mediche. Cause legali. Istruzione. Le nostre leggi. I nostri diritti. Dogmi di antica data e convinzioni profonde» modificano il nostro DNA. I nostri geni «non dimenticano facilmente» e ciò che è accaduto magari durante la Seconda Guerra Mondiale o durante il crollo delle Torri Gemelle condiziona i nostri geni e quelli delle generazioni future. E non è detto che mangiare frutta e verdura faccia bene proprio a tutti; anche questo dipende dai nostri geni e… magari più episodi di bullismo possono marchiarci a vita. Infatti, ricercatori inglesi e canadesi hanno studiato il codice genetico di due gemelli monozigoti di cinque anni. Uno dei due ha subito bullismo. Trascorsi dodici anni, gli scienziati si sono resi conto che in quest’ultimo si era verificata una mutazione non presente nel fratello. Il gene in questione è denominato Sert.

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Prendiamo le api. Il dottor Moalem si sofferma sull’ape regina che ha corpo e gambe più lunghe delle sue sorelle operaie. Queste api non nascono già regine ma diventano tali con la nutrizione. Sì, avete letto bene. L’ape, che diventerà regina, è nutrita meglio quando è una larva e questo determina un cambiamento nella sua «espressione genetica». Le larve scelte sono immerse nella pappa reale e diventano delle splendide regine. Incredibile, no? Nel suo meraviglioso libro “L’eredità flessibile”, che vi consiglio di leggere perché ricco di altri aneddoti e con bibliografia, il genetista ci fornisce importanti spunti di riflessione sulla molecola della Vita. La natura ci fa diversi l’uno dall’alto per una ragione ma noi vogliamo omologarci a tutti i costi solo per paura. Dobbiamo essere tutti alti e belli ma uno studio sta dimostrando che i soggetti immuni all’ormone della crescita – dato dai medici spesso senza alcun criterio – sono protetti dal cancro. Stravolgere questa musica meravigliosa, che si chiama Vita, è un atto di crudeltà che si ritorce contro l’essere umano, il quale purtroppo non ha il coraggio di essere umano fino in fondo, come canta Marco Mengoni.

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