MARISA MERZ, UN ANNO DI SUCCESSI AL MAXXI

Foto Patrizia Tocci – fondazionemaxxi.it

Un anno di successi per la mostra del Maxxi dedicata a Marisa Merz, che si concluderà il 6 gennaio 2013 a quasi un anno dall’apertura, avvenuta lo scorso 26 gennaio 2012. L’allestimento del museo romano ancora una volta ha lo scopo di approfondire i confini della storia dell’arte italiana più recente partendo dalla lettura delle sue collezioni.

Il nucleo di questo percorso è l’acquisizione acquisizione, a fine 2011, da parte del museo di un’opera di Marisa Merz di grande interesse: si tratta un’installazione in cui l’artista combina tutti i materiali da lei prediletti e caratteristici della sua ricerca: l’argilla, il rame, la carta che, accostati, creano un universo di figure femminili che si riflette nella lastra di rame posta a terra, su cui è collocata una testina in argilla. Allestita al centro della galleria 4, l’opera è un metro su cui si misurano e da cui partono le trame della collezione.

La dimensione femminile dell’opera di Marisa Merz è stata uno degli aspetti che più ha influenzato le opere di artiste delle generazioni successive come Elina Brotherus, Elisabetta Benassi, Ketty La Rocca, Luisa Lambri, Claudia Losi, Rosemarie Trockel, Kara Walker le quali, proseguendo la ricerca tracciata dalla corrente poverista, ne hanno ampliato la portata arricchendola di una dimensione esistenziale.

La mostra vuole recuperare questa complessità tessendo un’altra trama: quella che ha legato, in maniera leggera e a volte impercettibile, esperienze così eterogenee fino ad arrivare alle opere degli anni Novanta, dove i piccoli gesti quotidiani di emotività della Merz diventano un baluardo contro la paura della perdita di una dimensione umana nell’operare artistico.

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