“L’Italia del futuro”: un pozzo di Scienza

Il Ministero degli Affari Esteri a Los Angeles espone al pubblico, presso l’Istituto Italiano di Cultura, le grandi innovazioni scientifiche realizzate in Italia. Il Consiglio nazionale delle ricerche, Cnr, in collaborazione con l’Istituto Italiano di tecnologia, Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e L’Iic, dal 4 settembre al 2 ottobre, fondono arte, scienza e tecnologia in una mostra. 

italiafuturo245L’iniziativa punta a “guardare al passato per celebrare il futuro” attraverso l’ingegno dei secoli scorsi che poi si è evoluto, con il tempo e le scoperte scientifiche, fino a giungere ai giorni nostri. Vi chiederete cosa centra questo con l’arte? Molto più di quanto pensiate. I Robot, le attrezzature telecomandate, e ancora meccanica, fisica, studio delle particelle applicati al restauro e alla scoperta dei beni archeologici. Il progetto interattivo consentirà ai visitatori di toccare con le proprie mani le invenzioni. Dare i comandi vocali a tutte quelle tecnologie sempre più simili all’uomo.

Gli studi effettuati dai “cervelli”, che sono restati in Italia, fanno sì che il nostro Paese, negli Stati Uniti d’America, rappresenti l’eccellenza in campo tecnologico. Questo è il lavoro a cui si avvicino gli studenti che si iscrivono alla Facoltà di Ingegneria dell’informazione, con esattezza alla Laurea Specialistica in Robotica e Automazione. Per iscriversi a questo percorso accademico, è opportuno che il candidato abbia frequentato un istituto tecnico-professionale nel ramo di Controlli e Sistemi di Automazione. Una realtà sempre più richiesta quella degli istituti che formano i nostri ragazzi verso una professione solida. Secondo recenti studi, sono in aumento le iscrizioni verso le Facoltà prettamente scientifiche; in calo quelle Umanistiche. Probabilmente è l’aria di crisi che soffia sulla nostra penisola ad allontanare gli studenti dai Classici. In picchiata le immatricolazioni ai Licei Classici. Che si studi Lettere o Matematica, o che non si vada all’Università, è indifferente. La cosa più importate, da tenere in considerazione, è la volontà dei giovani. Quei giovani che bruciano di rabbia dentro e fremono nel voler realizzare i loro sogni.

r.c.

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