BENI CULTURALI, ADOTTATA LA DIRETTIVA SUL DECORO

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Il Ministro per il Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, ha firmato la Direttiva finalizzata a rafforzare le misure di tutela nelle aree pubbliche di particolare valore archeologico, storico, artistico, architettonico e paesaggistico, in prossimità dei monumenti interessati da flussi turistici particolarmente rilevanti. La Direttiva, che sarà efficace su tutto il territorio nazionale, impartisce disposizioni agli Uffici competenti al fine di contrastare l’esercizio in tali aree di attività commerciali e artigianali in forma ambulante o su posteggio, nonché di qualsiasi altra attività non compatibile con le esigenze di tutela del patrimonio culturale, con particolare riferimento alla necessità di assicurare il decoro dei complessi monumentali.

A tal fine, con il coordinamento dei Direttori regionali, i Soprintendenti proporranno ai competenti Enti locali l’individuazione di aree per le quali vietare o sottoporre a condizioni l’esercizio del commercio. Inoltre, gli uffici territoriali del MiBAC collaboreranno con le Amministrazioni locali mediante la segnalazione delle attività commerciali o ambulanti che si svolgano illecitamente in tali aree, perché vengano adottati gli opportuni provvedimenti.

Tale direttiva – sulla base delle novità normative del Codice dei beni culturali – includerà anche le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico, appartenenti a soggetti pubblici e realizzate da oltre settanta anni, per i quali non sia stato emanato un puntuale provvedimento di vincolo.

La Direttiva prevede anche la possibilità di adottare, per le aree non assoggettate di per sé a tutela, ma costituenti la cornice ambientale di beni culturali direttamente tutelati, prescrizioni di tutela indiretta allo specifico fine di impedire che – specie mediante l’installazione di posteggi, banchetti o strutture stabili o precarie di varia natura e tipologia – sia pregiudicata la visuale dei beni direttamente vincolati, ovvero ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro.

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