Opinioni

GLI ANGELI DELL’INFORMAZIONE

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In Italia c’è gente che s’improvvisa giornalista magari svolgendo altri lavori (la legge lo consente) e poi ci sono persone che dedicano una vita al giornalismo, cominciando dal basso, nelle redazioni, con la speranza di poter un giorno fare lo scoop della vita. L’improvvisazione è figlia di una forma mentis diffusa che sta distruggendo il nostro Paese e in particolare il giornalismo, una professione che dovrebbe essere tutelata di più. Il giornalista vero si forma nelle redazioni e non in una scuola, così come l’avvocato nei tribunali, il medico con il tirocinio negli ospedali, l’architetto con i primi progetti…

La formazione è importante, e le scuole di giornalismo hanno una loro funzione, ma la pratica è prioritaria. Perché questa riflessione? Perché è opinione diffusa tra i giovani, soprattutto a Sud, che per diventare giornalista basta scrivere una settantina di pezzi, inoltrare una pratica all’Ordine della propria regione e il gioco è fatto! In realtà non è la burocrazia che decreta la validità di un giornalista ma la costanza, la determinazione e in primis il fiuto per le notizie: stare sui fatti, seguirli… alzandosi dalla poltrona di casa per vedere e raccontare, per ascoltare. I miei maestri mi hanno insegnato che nei trafiletti degli articoli, collocati nelle pagine interne dei quotidiani, si scoprono i fatti, quelli veri!

La professionalità è fondamentale in questo settore, così come in altri ambiti della vita sociale, per crescere e migliorare, in quanto la corretta informazione crea la coscienza collettiva.

Detto questo, mi preme ricordare tutte quelle persone che hanno vissuto di giornalismo, da Indro Montanelli a Oriana Fallaci, da Tiziano Terzani a Enzo Biagi. Senza dimenticare i reporter che hanno perso la vita per raccontare; ultima Mika Yamamoto, la giornalista giapponese che qualche giorno fa, per vedere e informare, è morta in Siria. Angeli dell’informazione! Che siano queste persone gli esempi di CulturaeCulture.it

Maria Ianniciello 

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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