Wind, un cortometraggio da far vedere ai bambini

Certe immagini toccano più corde emozionali e ci insegnano ad approcciarci alla vita in maniera sana ed equilibrata. Il cortometraggio Wind della Pixar non fa uso delle parole. La musica e qualche suono gutturale accompagnano le immagini che sono ricche di simboli e di significati ancestrali.

Al centro della sceneggiatura c’è una donna anziana e un bambino. I due vivono in un luogo buio, nel substrato della terra, nei bassifondi o meglio nei sobborghi di periferia dove i sogni si infrangono ed è difficile che si concretizzino. Nonna e nipote raccolgono avanzi che arrivano da un buco da cui si vede una luce bianca. Si adattano.

Un giorno il bambino disegna un’astronave con due posti. Il suo desiderio è di uscire dalle profondità della terra. Dal buco arriva una piccola astronave che ha però un solo posto a sedere. E lui si rattrista perché vorrebbe portare con sé anche la nonna, la quale convince il nipote a partire facendogli capire che lo avrebbe seguito grazie a una lunga corda appesa all’astronave. La donna mente. Il bambino parte e lei resta giù.

Wind è un corto che offre due prospettive perché si muove su due binari paralleli. Il posto in cui i due personaggi vivono rappresenta i luoghi più poveri della terra, nei quali i bambini e i ragazzi sognano un futuro diverso in quell’altrove dove tutto forse è possibile. Il buco è l’altrove. La nonna simboleggia le figure accudenti che non dovrebbero mai intralciare il percorso di fioritura e di crescita personale dei figli e delle generazioni future. Il bambino è curioso. La nonna è rassegnata al suo destino ma spera per il nipote un futuro differente dal suo. Non intralcia, accompagna e insegna. Entrambi soffrono per la separazione ma l’anziana donna sa che è inevitabile. Tutto passa e niente è nostro. Né i figli, né i nipoti.

Wind è illuminante. Diretto e scritto da Edwin Chang, questo cortometraggio è per tutte le età, perché con un codice universale dà un messaggio di altruismo facendo capire che i sogni si realizzano non solo grazie alla forza di volontà. C’è sempre bisogno di un sostegno. Così come non può esistere il bianco senza il nero non può esistere una sfida senza un appoggio. Ma non solo. Affronta anche il tema della separazione e insieme della capacità di adattarsi in maniera semplice. Il corto rientra nel programma della Pixar SparkShorts e si trova su Disney +. Maria Ianniciello

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