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Mostra del Cinema di Venezia, il Leone d’Oro a Sacro Gra

© la Biennale di Venezia – Foto ASAC
Nella foto Gianfranco Rosi © la Biennale di Venezia – Foto ASAC

E’ calato il sipario sulla 70. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Quest’anno il Leone d’Oro per il Miglior Film è stato assegnato a una pellicola italiana, anzi a un documentario: Sacro Gra di Gianfranco Rosi che, dalle mani del Presidente della Biennale, Paola Baratta, ha ricevuto il prestigioso premio. Il regista, visibilmente emozionato, ha ringraziato la sua famiglia, la produzione, il cast e la Giuria di Venezia 70, presieduta da Bernardo Bertolucci, che è stato accolto in sala con un lungo applauso. Il Maestro ha anche annunciato i film vincitori degli altri premi di Venezia 70 che sono stati così assegnati:

  • Il Gran Premio della giuria a Jiao You di Tsay Ming Liang;
  • Il Leone d’Argento per la migliore regia a Miss Violence di Alexandros Avranas;
  • La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Themis Panau  per Miss Violence
  • La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Elena Cotta per via Castellana Bandiera
  • Il Premio Marcello Mastroianni, che va a un giovane attore/attrice emergente, è stato assegnato a Tye Sheridan per il film Joe
  • Il Premio per la miglior Sceneggiatura a Steve Coogan e Jeff Pope per Philomena
  • Il Premio speciale giuria a Die Frudes Polizsten di Philip Gröning

Il Premio Leone del Futuro Venezia Opera Prima è andato a White Shadow di Noaz Deshe, il quale è stato premiato da Carlo Verdone. Il vincitore ha ricevuto un assegno di 100mila dollari da dividere con il produttore.

Per la sezione Orizzonti, i premi sono stati suddivisi in questo modo:

  • Il Premio Orizzonti per il migliori film a Eastern Boys di Robin Campillo
  • Il Premio Orizzonti per la miglior regia a Umberto Pasolini per Still life
  • Il Premio speciale della giuria Orizzonti a Ruin di Michael Cody e Amiel Courtin-Wilson
  • Il Premio Speciale Orizzonti per il contenuto innovativo a Mahi Va Gorbeh di Shahram Mokri
  • Il Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio a Kush di Shubhashish Bhutian

 

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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