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Ficarra e Picone dicono: ‘Andiamo a quel paese’

‘Andiamo a quel paese’ è il titolo di un film del duo comico italiano Ficarra e Picone. La commedia – che dura 1 ora e 30 minuti, uscì al cinema nel 2014. Adesso puoi vedere il lungometraggio in streaming sottoscrivendo un abbonamento con Netflix, Disney +, Now Tv Italy oppure Prime Video. Lo trovi, inoltre, a noleggio su Apple Tv e Tim Vision. L’8 settembre 2022 il film è invece in programmazione su Canale 5, alle 21.21. Leggi la trama di ‘Andiamo a quel paese’ e la recensione.

Andiamo a quel paese: trama e recensione

Divertire il pubblico, senza essere banali, e facendo anche riflettere: questo l’obiettivo dei due comici siciliani che girano una pellicola divertente. I protagonisti, Salvo e Valentino (Ficarra e Picone), ci portano in Sicilia, in un posto in cui le famiglie e i giovani hanno un’unica possibilità (oltre emigrare): beneficiare della pensione dei parenti anziani per condurre un’esistenza priva di stenti. Salvo e Valentino sono disoccupati, con famiglia a carico (Salvo ha moglie e figlia), che si trasferiscono da Palermo a Monteforte, un piccolo paese dell’entroterra siciliano.

Qui i due trovano una buona fonte di sussistenza, cioè la pensione dei parenti. «Tenevate il petrolio e non lo sapevate», dice Salvo più volte alla moglie e all’amico di sempre. Per una serie di situazioni tragicomiche, Valentino si ritrova a essere il protagonista di un matrimonio combinato e di convenienza che scandalizza la piccola località sicula. Il poveretto deve sposarsi con zia Lucia, una simpatica zitella di settant’anni. In ‘Andiamo a quel paese i comici mettono ben evidenza le varie sfaccettature dell’Italia della raccomandazione e del malaffare.

Certo qualche cliché di troppo c’è che forse in alcuni momenti disturba (basti pensare alla sequenza della pergamena di laurea utilizzata come porta bibite). Ma dopotutto gli stereotipi sono l’asse portante della commedia italiana. Oggi come ieri. Ficarra e Picone in questa commedia si intendono comunque alla perfezione e quindi non deludono, nemmeno questa volta, perché fanno ridere senza essere mai volgari. La loro comicità è semplice, non hanno grandi pretese e si divertono sul set facendo di conseguenza divertire lo spettatore. Un film a tre stelle! Maria Ianniciello

Articolo aggiornato l’8 settembre 2022, alle 11.44

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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