L’informazione in Italia: un talk show di partigiani

©IvicaNS-Fotolia.com
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L’Informazione italiana è un grande talk show costituito da un esercito di partigiani. Ad affermarlo, oltre alla sottoscritta, è anche un giornalista di vecchia data come Curzio Maltese  che su  Venerdì di Repubblica scrive, nella sua rubrica Contromano, commentando lo stato di mediocrità del sistema italia: «Da anni abbiamo smesso di pensare, di studiare e quindi abbiamo smesso di crescere come Paese». La lettura (non è un slogan) libera la mente dal pregiudizio facendoci vedere le cose con nuovi occhi. E se l’economia italiana non è florida la responsablità è di ciascuno di noi. Sì, siamo noi i colpevoli. Io e anche tu che mi stai leggendo! Perché? Il tesoro è nella nostra mente che ha grandi potenzialità; dobbiamo solo avere il coraggio di scavarlo e liberarlo, uscendo dal vittimismo. In che modo? Studiando e stimolando il pensiero con letture comparate per confrontarci con diversi punti di vista. La verità non è mai una sola, ma ci sono tante sfaccettature della verità a seconda della nostra formazione culturale e del territoro di provenienza. Ragioniamo per schemi mentali che si costruiscono negli anni mediante l’esperienza, che è soggettiva.

L’Italia può crescere e migliorare solo se ognuno di noi investe su se stesso. Il caso o meglio ancora la fortuna o meglio ancora il destino sono invenzioni create per tenere la “massa” nell’ignoranza. Ognuno di noi può migliorare e crescere. Socrate affermava, con un atto di profonda umiltà: «So di nulla sapere», perché – proprio quando si ammette di non essere a conoscenza – l’inconscio si apre a nuovi orizzonti cercando delle risposte che ci arrivano sotto forma di intuizioni. Ognuno di noi ha in mano le redini della propria vita che è un dono e che non può essere sprecata. La cultura autentica ci permette, dunque, di scalare le vette ideali dell’Himalaya per scoprire chi siamo e qual è il nostro posto nel mondo, per confrontarci con altre culture senza paura ma con curiosità e apertura verso l’altro, in modo che da questa dialettica ne usciamo arricchiti e nuovi! E` importante che ciascuno di noi allarghi il suo campo di scelta, entrando in gioco e mettendo in sintonia pensiero e azione, secondo la logica mazziniana. E se qualcuno dice che «con la cultura non si mangia» tenete presente che potrebbe essere una “tattica” per distoglierci dalla vera conoscenza. Perché laddove c’è consapevolezza non c’è spazio per la mediocrità.

C’è un’Italia che cresce e che fa del suo meglio ogni giorno, però pochi la raccontano. C’è un Parlamento che, a nostra insaputa, legifera ogni giorno ma si preferisce dare spazio alle vicende personali di un imprenditore/politico per motivi oscuri ma non ignoti

Maria Ianniciello

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