«Il patrimonio artistico italiano è un grande luna park»

image002Tomaso Montanari (1971) è uno storico dell’arte, che a pubblicato per Einaudi diversi saggi, come “A cosa serve Michelangelo e Il barocco”, per “Skira” e il pamphlet “La madre di Caravaggio” è sempre incinta. Montanari, che attualmente collabora con Il fatto quotidiano e le edizioni fiorentina e napoletana del Corriere della Sera, è in libreria con una nuova pubblicazione, dal titolo “Le pietre e il popolo. Restituire ai cittadini l’arte e la storia delle città italiane” (minimum fax). Nel libro lo storico dell’arte parte da alcuni interrogativi –  Perché il valore civico dei monumenti è stato negato a favore del loro potenziale turistico, e quindi economico? Perché la «valorizzazione» del patrimonio culturale ci ha indotti a trasformare le nostre città storiche in «luna park» gestiti da avidi usufruttuari?- per accompagnarci per mano in un viaggio alquanto critico del nostro Paese, partendo dallo showroom Venezia, arrivando una Roma dove si delira di piste di sci al Circo Massimo, attraversando una Firenze in cui si affittano gli Uffizi per sfilate di moda e si traforano gli affreschi di Vasari alla ricerca di un Leonardo inesistente, per arrivare a Napoli, dove si progettano megaeventi mentre le chiese crollano e le biblioteche vengono razziate, senza dimenticare L’Aquila che giace ancora in rovina mentre i cittadini sono deportati nelle new town. In questo libro si scopre che l’idea stessa di comunità è stata corrotta da una nuova politica che ci vuole non cittadini partecipi ma consumatori passivi.

“Le pietre e il popolo” non è solo un durissimo pamphlet contro la retorica del Bello che copre lo sfruttamento delle città d’arte, ma è un manuale di resistenza capace di ricordarci che la funzione civile del patrimonio storico e artistico è uno dei principi fondanti della nostra democrazia, e che l’Italia può risorgere solo se si pensa come una «Repubblica basata sul lavoro e sulla conoscenza».

Il libro sarà presentato a Napoli oggi, mercoledì 26 giugno, presso la Feltrinelli di via Chiaia, alle 18. Con l’autore interverranno Marco Demarco e Antonella di Nocera.

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