PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA: LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE CHIEDONO CHIARIMENTI

«Bene il Ministro dell’ambiente sul ponte di Messina, ma la procedura di VIA non è un atto notarile». Questa in sostanza la reazione delle associazioni ambientaliste (FAI – Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, M.A.N. e W.W.F) alle dichiarazioni rilasciate in queste giorni da Clini. Le associazioni precisano: «Non possiamo che esprimere soddisfazione per la chiara presa di posizione del ministro dell’ambiente Corrado Clini contro il ponte sullo Stretto di Messina, opera irrealizzabile per motivi economico-finanziari, sociali, tecnici e ambientali (solo nel nostro Paese si può pensare di costruire un ponte ad unica campata di 3,3 km di lunghezza, a doppio impalcato stradale  e ferroviario, dal costo attuale di 8,5 miliardi di euro in una delle aree a più elevato rischio sismico e di maggiore valore ambientale del Mediterraneo), peraltro de-finanziata dal Governo il 20 gennaio scorso, con Delibera CIPE».

Tanti i punti su cui discutere ancora. «Ma rispetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale – VIA è bene precisare – continuano le associazioni – che, sebbene essa sia da ritenersi un atto dovuto, dovuto sicuramente non è il suo esito positivo. Infatti:

  1. dal 24 settembre abbiamo segnalato le numerose lacune ed omissioni della documentazione integrativa al progetto definitivo presentata in procedura di VIA dalla concessionaria pubblica Stretto di Messina SpA (SDM SpA) sulla base delle ben 223 richieste di integrazioni della Commissione VIA e abbiamo chiesto che l’iter autorizzativo venga interrotto e il progetto restituito al mittente, come prevede il Codice degli appalti;
  2. il soggetto aggiudicatore, non è un privato qualsiasi, ma la società concessionaria pubblica, interamente finanziata con soldi pubblici, SDM SpA ed è quindi singolare che nella “fase di istruttoria” che precede sempre la partenza ufficiale della procedura di VIA non si sia ritenuto di rilevare alla stessa società o sollevare nell’ambito del Governo la questione».

In conclusione le associazioni ambientaliste, che in questi giorni hanno presentato 140 pagine di Osservazioni puntuali, si aspettano che la Commissione VIA concluda la propria istruttoria rimandando al mittente il progetto definitivo.

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