A Palazzo Pitti le donne sono protagoniste del 900

donne protagonisteÈ stata inaugurata da poche settimane e al suo interno raccoglie abiti e accessori appartenuti a donne di spicco del secolo scorso. Stiamo parlando della nuova sezione della Galleria del Costume di Palazzo Pitti, uno spazio che a trent’anni dalla fondazione della galleria fiorentina intende fare omaggio alla figura della donna. “Donne protagoniste del Novecento”: un titolo che ben sintetizza il senso di questa nuova sezione di Palazzo Pitti, un percorso attraverso la moda del XX secolo. Abiti, accessori, stili riconducibili a donne che nel corso del Novecento si sono distinte in discipline e campi diversi, da Eleonora Duse a Patty Pravo, e che attraverso il loro modo di vestire hanno mostrato al mondo un modo di essere, comunicando verso l’esterno la loro creatività. Donne, infine, che pur nella capacità di distinguersi e di lanciare mode continuano a essere chiara espressione del loro tempo, il Novecento.

donne protagoniste 2IL PERCORSO ESPOSITIVO – Le sale della galleria accolgono l’allestimento progettato e realizzato dall’architetto Mauro Linari: un percorso che si snoda attraverso capi di diverso gusto. Il tutto ha inizio con le creazioni di Rosa Genoni, nota stilista italiana nonché giornalista e attivista contro la prima guerra mondiale. Donna di carisma e fervente oppositrice al successivo regime fascista, fu tra i primi a cogliere le potenzialità del settore della moda in Italia, promovendo il Made in Italy. A seguire è la volta delle tuniche realizzate da Mariano Fortuny per la diva del teatro Eleonora Duse e degli abiti di una delle maggiori figure della Belle époque italiana, Franca Florio. Seguono Maria Cumani, musa ispiratrice del marito Salvatore Quasimodo, Antonella Cannavò Florio, con i suoi romantici abiti di Schuberth, e l’esuberanza ed eccentricità di personalità quali le collezioniste di moda Anna Piaggi e Cecilia Matteucci Lavarini.donne protagoniste 1 Spazio, poi, a due creatrici di fantasie tessili stilisticamente agli antipodi, ossia Susan Nevelson, designer per Ken Scott, e Lietta Cavalli, sorella di Roberto. Esposti, infine, anche gli abiti d’alta moda appartenuti alla scrittrice Anna Rontani e quelli indossati da Patty Pravo durante tre edizioni del Festival di Sanremo. Ma accanto agli abiti la nuova sezione della galleria raccoglie accessori e soprattutto gioielli, dai bijoux di Flora Wiechmann Savioli e Angela Caputi agli intrecci delle donne del Rwanda, trasformati dai designers in pezzi unici.

Info: www.polomuseale.firenze.it

 

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