Libri: recensioni & interviste

ROSARIA TROISI: «MASSIMO HA LASCIATO UN MESSAGGIO DI AMORE E DI SPERANZA»

Figura 1 - Massimo Troisi
Figura 2 - Copertina libro

Forse sono proprio gli eventi traumatici che cambiano in meglio la vita di un individuo; quei segni che molti filosofi e pensatori chiamano “Occasioni”; piccoli e grandi eventi, spesso traumatici, che migliorano la capacità di critica di una persona, facendole acquisire una nuova consapevolezza. Questo concetto vale soprattutto per quei personaggi, come gli artisti, che – anche grazie ad alcune situazioni drammatiche personali – hanno lasciato all’umanità o a una Nazione dei veri e propri tesori. Uno di questi è Massimo Troisi (Figura1), che – mediante le sue opere – ha emozionato e coinvolto il suo pubblico. Quindi, per ricordare il fratello Massimo, Rosaria Troisi, insieme a Lilly Ippoliti, ha scritto un libro dal titolo Oltre il respiro. Mio fratello Massimo Troisi”, edito da Iacobelli (Figura2).

«Ho deciso di pubblicare questo libro perché mi sembrava che i tempi fossero maturi. Con il trascorrere degli anni le ferite si addolcisono e i ricordi si affievoliscono – racconta Rosaria Troisi a Cultura&Culture -. Massimo ha lasciato un messaggio di amore e di speranza. A volte la vita dei personaggi noti sembra essere perfetta, invece mio fratello ha dovuto convivere con la sua malattia continuando però a lavorare con energia». Rosaria Troisi si abbandona ai ricordi: «Massimo era timido, ma in seguito con il teatro, soprattutto dopo la morte di nostra madre, è riuscito a esprimersi pur mantenendo la sua riservatezza. Adoravo tutto quello che faceva, anche se il film che mi emoziona di più è “Che ora è” di Ettore Scola.

Poi la Troisi riflette su Napoli: «E`una città che va osservata da diverse prospettive. Io la guardo un po’ come fa Saviano, cioè con gli occhi pieni d’amore, tuttavia non riesco a non soffermarmi sulle sue criticità, sperando che alcune situazioni possano cambiare». Rosaria Troisi è la madrina del concorso di poesia dialettale della casa editrice “Il Papavero”, patrocinato dal comune di Castel Baronia (Avellino) e dedicato alla memoria di Massimo Troisi, dal titolo: “Le radici poetiche del linguaggio subalterno”.

«Il dialetto è come il grembo materno, è la tua terra, nessuno te la toglie. Ti appartiene e basta», commenta la Troisi. Il libro “Oltre il respiro” sarà presentato sabato 20 luglio 2012 presso il Chiostro di Santo Spirito a Castel Baronia (Av), dopo la conferenza stampa del concorso. Alla kermesse hanno partecipato 100 autori da tutta Italia, isole comprese; dopo la premiazione    sarà pubblicata un’antologia delle opere in gara che si aprirà con una poesia di Rosaria Troisi.

Maria Ianniciello

 

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Maria Ianniciello

Giornalista culturale. Podcaster. Scrivo di cultura dal 2008. Mi sono laureata in Lettere (vecchio ordinamento) nel 2005, con il massimo dei voti, presso l'Università di Roma Tor Vergata, discutendo una tesi in Storia contemporanea sulla Guerra del Vietnam vista dalla stampa cattolica italiana. Ho lavorato in redazioni e uffici stampa dell'Irpinia e del Sannio. Nel 2008 ho creato il portale culturaeculture.it, dove tuttora mi occupo di libri, film, serie tv e documentari con uno sguardo attento alle pari opportunità e ai temi sociali. Nel 2010 ho pubblicato un romanzo giovanile (scritto quando avevo 16 anni) sulla guerra del Vietnam dal titolo 'Conflitti'. Amo la Psicologia (disciplina molto importante e utile per una recensionista di romanzi, film e serie tv). Ho studiato presso l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica il linguaggio del corpo mediante la Psicosomatica, diplomandomi nel 2018 in Naturopatia. Amo la natura, gli animali...le piante, la montagna, il mare. Cosa aggiungere? Sono sposata con Carmine e sono mamma del piccolo Emanuele

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