IL MONDO E’ NELLA TESTA

Dresda 1818: Arthur Schopenhauer è furioso. Ha appena consegnato “II mondo come volontà e rappresentazione” ma l’editore rinvia a chissà quando la pubblicazione dell’opera destinata a rivoluzionare il pensiero occidentale. Il giovane filosofo parte allora per Venezia col proposito di incontrare Lord Byron, al quale lo ha raccomandato l’amico Goethe. Ma sulle sue tracce si è messa la polizia segreta di Metternich: essere raccomandato a un individuo come Byron è un elemento di sospetto che rende Schopenhauer non gradito nell’austriaco Lombardo-Veneto. Durante il soggiorno veneziano, Schopenhauer incontrerà diverse figure tra cui la giovane Teresa, che lavora per i vetrai di Murano e lo costringerà a rivedere almeno un punto nella sua visione del mondo: l’idea dell’amore. Sempre in fuga dalla polizia, Schopenhauer e Byron si incontreranno varie volte, fino a un ultimo colloquio notturno, entrambi coperti dalle maschere del carnevale. Ma quando viene a sapere che il banchiere che amministra i beni di famiglia è fallito, Schopenhauer sarà costretto a rientrare in patria per salvare il salvabile.

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