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Frida Kahlo e Diego Rivera tra passione e arte

“Diego on my mind”
“Diego on my mind”

Quando Frida incontrò Diego nel lontano 1922, lui era un pittore affermato, mentre lei era solo un’adolescente sconosciuta. Tra i due nacque un’intensa passione, la quale poi sfociò in un matrimonio che fu tormentato, come spesso accade per gli amori travolgenti e passionali. In vita lui ebbe successo e fama (espose pure al MoMa di New York). Ma il tempo, si sa, cambia le cose, modificandole. E oggi i dipinti di Frida Kahlo sono diventati famosi, tanto che nel mondo sono allestite mostre in onore di un’artista considerata la pittrice messicana più importante del secolo scorso. Icona del femminismo, Frida ha ispirato anche registi e il suo volto è apparso su un francobollo degli Stati Uniti. Per Diego Rivera, le cose sono andate diversamente. La sua Arte era oggettiva, non universale, dai contenuti politici e sociali. Le sue opere sono dunque rimaste nella Storia, tuttavia oggi esse non riescono a emozionare quanto i dipinti di Frida che parlava invece di sentimenti eterni, proprio perché conosceva il dolore della malattia e del tradimento. «Lʹangoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nientʹaltro che un processo per esistere», scrisse la pittrice nel suo diario. Frida e Diego si amarono dunque perdutamente. Quando si sposarono, lei aveva ventidue anni e lui quarantaquattro. Diego aveva avuto quattro mogli e tre figli, era grasso, il suo aspetto non proprio piacevole, però aveva tanto carisma e presto riuscì a conquistare la famiglia di Frida (la madre della pittrice aveva paragonato i due all’elefante e alla colomba).

Diego and I
Diego and I

Le opere di Frida dicono molto di quel periodo e anche di quello successivo, condizionato dall’immobilità, dagli aborti, dalla morte della madre e dal marito adultero, ma anche dalle letture e dalla sua voglia di conoscere. Si costruì il mondo in una stanza e da quel contesto immaginò e creò. In Italia nel 2014 sono state organizzate due mostre, una a Roma, l’altra a Genova. Entrambe raccontano l’Arte di Frida, però in forma diversa, completandosi a vicenda. La prima si è aperta il 20 marzo e si chiuderà il 31 agosto (tutte le info qui ). La seconda – in allestimento al Palazzo Ducale di Genova dal 15 settembre al 15 febbraio 2015 – s’intitola “Frida Kahlo e Diego Rivera”. Questa esposizione, che si prefigge l’obiettivo di indagare come le singole esperienze di vita abbiano condizionato i due artisti, consiste in un percorso di 120 opere realizzate dai due illustri amanti messicani.

Maria Ianniciello

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Maria Ianniciello

Mi chiamo Maria Ianniciello. Il mio nome intero è però Ianniciello Maria Carmela ma per comodità mi firmo solo Maria. Sono iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Campania dal 2007, nell’elenco dei Pubblicisti. Laureata in Lettere (vecchio ordinamento) con il massimo dei voti presso l’Università di Roma Tor Vergata, ho dedicato gli ultimi vent’anni della mia carriera allo studio dei nuovi e dei ‘vecchi’ Media. Nel 2008 ho fondato questo portale dove tuttora mi occupo di analisi del linguaggio cinematografico, televisivo ed editoriale (saggi, libri per bambini e romanzi). Ho lavorato per testate giornalistiche dell’Irpinia e del Sannio, curando anche uffici stampa. Nel 2018 mi sono diplomata in Naturopatia a indirizzo psicosomatico presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, diretto dal professor Raffaele Morelli. Ho conseguito poi il Master in Lettura del Corpo mediante la Psicosomatica nel 2019 con la dottoressa Maria Montalto. La conoscenza della Psicologia (disciplina a cui sto dedicando gran parte delle mie ricerche) mi permette di esaminare i nuovi e i vecchi Media con un approccio integrato e molto innovativo.

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