Emiliano Toso, intervista al musicista-biologo

La musica di Emiliano Toso tocca l’anima. La uso come colonna sonora dei miei percorsi meditativi ed è stata una piacevole compagna durante la gravidanza. Biologo molecolare e musicista, Toso compone le sue musiche principalmente al pianoforte accordato a 432Hz. Il musicista coniuga Scienza e Arte, in una sintesi perfetta tra cervello e cuore che dona armonia, pace, benessere. L’ho intervistato per le lettrici e i lettori di culturaeculture.it in vista del concerto che si terrà il 20 maggio 2023 alle 20.45 a Grottaminarda (Avellino), dove la Bioginnastica incontrerà la Musica di Emiliano Toso. Ho scritto dell’evento qui.

Emiliano Toso, intanto grazie per aver accettato di rilasciarmi questa intervista. Lei ha creato il progetto Translational Music? Di cosa si tratta?

Un piacere. Grazie a Lei. Venendo alla sua domanda posso dire che Translational Music è un mare di cellule sotto un cielo di Musica. Nello specifico con Translational Music traduco le emozioni delle mie cellule in Musica che fa stare meglio chi ascolta.

emiliano toso intervista

Come può la Musica sciogliere le emozioni che magari si sono sedimentate nel corpo?

Questo processo viene studiato da molti anni. In sintesi le vibrazioni della Musica, attraverso l’orecchio arrivano al cervello umano modificando proprio la chimica del nostro corpo e creando così un’armonia tra tutti gli organi. Le frequenze sonore agiscono proprio sulle cellule del nostro organismo. In realtà l’essere umano ha capito da subito che la Musica potesse essere uno strumento fondamentale per migliorare la sua vita sulla Terra soprattutto perché consente di dialogare con l’invisibile, ovvero con tutte quelle emozioni profonde che attraversano l’animo umano nelle fasi di passaggio, come per esempio la nascita e la morte. Insomma la Musica usa canali che la Scienza non può raggiungere.

Le note musicali agiscono a livello inconscio, anche durante la gravidanza. Mi sembra di capire…

Esatto. Io collaboro con il dottor Bruce Lipton che studia i primi mille giorni di vita del bambino. Da 0 a 7 anni il bambino scrive il suo inconscio che poi lo guiderà al 90 per cento da adulto. Andare a lavorare a livello inconscio su questi limiti/traumi è importante ma non è facile. La Musica viene usata per agire proprio sulla dimensione inconscia.

Parliamo del contenuto del libro Armonia (Mondadori), dove Lei affronta il rapporto che c’è tra cellule e Musica. Di cosa si tratta?

I recenti esperimenti di Sonocitologia (anche del professor Carlo Ventura In Italia) stanno rivelando che le cellule del corpo umano sono un po’ come degli strumenti musicali e comunicano tra loro attraverso la luce e il suono. La Musica che emettono ci potrebbe far capire molto sul loro stato di salute. Si tratta di studi di frontiera, recenti, ma molto promettenti; vanno oltre ciò che conosciamo in ambito chimico e matematico.

Cosa la ispira?

Mi ispira la bellezza della Vita prima di tutto, perché espande la mia creatività. Ogni tanto mi arriva una Musica, non so da dove provenga… ma so che vengo ispirato costantemente dalla Natura che, con i suoi movimenti dinamici, crea continuamente bellezza, armonia…

Mi ha da sempre incuriosito questo connubio tra Scienza ed Arte, in questo caso tra Scienza e Musica… come è nato tutto questo in Lei?

Fino a 40 anni queste due stanze erano separate. Pensavo che sarebbe stato così per sempre. Una era la stanza del passatempo, l’altra del mio lavoro di biologo. Poi, a 40 anni ho inciso un disco, non sapevo nemmeno da dove si iniziasse ma l’ho fatto. Le testimonianze sono state molteplici nel tempo e così ho capito che la mia Musica faceva stare meglio le persone dal punto di vista psicofisico. Ancora oggi mi commuove molto che queste due stanze si siano aperte e poi fuse. Scienze ed Arte si prendono oggi finalmente per mano e c’è davvero bisogno di agire anche in ambito medico, oltre che sul corpo a livello chimico, tramite un percorso farmacologico, anche sulle emozioni mediante l’Arte, soprattutto quando si affrontano patologie molto gravi come per esempio i tumori. Io lavoro in alcuni ospedali e anche nelle Scuole proprio perché si è compresa l’importanza dell’aspetto emozionale sulla salute fisica.

Io la ringrazio e complimenti per il suo meraviglioso lavoro.

Prego. Grazie a Lei.

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