Diego Corrado racconta il “Brasile senza maschere”

Brasile senza maschereÈ il Brasile, Paese destinato a essere uno dei protagonisti mondiali di questo secolo, a essere al centro dell’ultimo libro di Diego Corrado, “Brasile senza maschere. Politica, economia e società fuori dai luoghi comuni”, pubblicato dall’Università Bocconi. Un volume che vuole rappresentare un quadro sintetico ma esauriente dei principali aspetti che caratterizzano la realità brasiliana, illustrati passo per passo attraverso un linguaggio chiaro e volutamente comprensibile ai non specialisti.

Anche se attualmente questo Paese dell’America Latina presenta già molte caratteristiche di una grande potenza mondiale, ciò che l’autore, avvocato che vive tra Milano e San Paolo e che si occupa di internazionalizzazione delle imprese, intende mettere in luce attraverso le pagine del suo libro è il ruolo fondamentale che il Brasile sicuramente avrà nei prossimi anni. Una terra, questa, di cui troppo spesso poco si sa, almeno in Italia, della sua attuale economia, politica e cultura.

Quella del Brasile negli ultimi venti anni si presenta, dunque, come una storia di successo, che all’interno del suo ultimo lavoro Corrado ripercorre attraverso numerose prove della grande trasformazione in atto, senza trascurare, però, le contraddizioni e i problemi che questo Paese deve tutt’oggi affrontare.

Una realtà, quella brasiliana, che l’autore racconta nella sua multiforme specificità: dal travagliato processo di modernizzazione alla transizione dal regime autoritario alla democrazia, passando per le eccellenze di un’economia in forte e rapida crescita e la conseguente trasformazione dei rapporti sociali, dei consumi e degli stili di vita.

La complessità della società multietnica e multiculturale, i problemi della complessa realtà urbana, il ruolo della televisione, la questione ambientale e, infine, i rapporti del Brasile con il resto del mondo. Questi, quindi, alcuni dei temi trattati in circa 200 pagine di libro.

«Il Brasile – afferma lo stesso autore – è una grande potenza nell’assetto multipolare del XXI secolo ed è a pieno titolo parte dei BRICS (quei paesi che attualmente condividono una situazione di forte sviluppo economico. Si tratta di un acronimo che sta per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Ndr). Con i suoi oltre otto milioni e mezzo di chilometri quadrati, è il quinto paese al mondo per superficie e possiede il 20% delle terre coltivabili del pianeta. L’Amazzonia – prosegue – è il più grande bacino fluviale e uno dei ‘polmoni’ del mondo, ricchissimo di risorse naturali, agricole, minerali e idroelettriche, così come di petrolio e gas. Il Brasile – conclude Corrado – esercita, infine, una notevole influenza culturale grazie alla sua produzione televisiva e musicale, ai suoi successi sportivi e alla vitalità della sua arte».

 

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