CODICE PURPUREO DI ROSSANO CALABRO, UNA GIORNATA DI STUDIO

Il Codice Purpureo di Rossano Calabro

In occasione dell’inaugurazione solenne dell’Anno Accademico della Scuola di Alta Formazione per Restauratori, presso l’ICRCPAL (Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario) si terrà una giornata di studio: Il Codice Purpureo di Rossano Calabro “Restauro e Conservazione”. L’evento si svolgerà a Roma giovedì 25 ottobre 2012 e vi parteciperanno personalità istituzionali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Rappresentanti della Diocesi di Rossano, tecnici dell’ICRCPAL, insigni studiosi.

Il “Codex Purpureus Rossanensis”, forse il documento librario più prezioso che la Calabria possegga, fu “scoperto” all’interno della sacrestia della Cattedrale di Maria Santissima Achiropita di Rossano da Adolf von Harnack e pubblicato subito dopo nel 1880. Si trova oggi presso l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma per essere studiato, analizzato e forse restaurato. Il codice è un manoscritto greco, in maiuscola biblica, la scrittura dei più antichi testi della civiltà cristiana. Una datazione “larga” del codice potrebbe fissarsi tra il IV e il VI/VII secolo.

Il nome “Purpureus” si deve al colore delle sue pagine, purpuree “violacee” perché colorate con la porpora. Il prezioso manoscritto contiene l’intero Vangelo secondo Matteo e quasi tutto quello di Marco oltre una parte della lettera di Eusebio a Carpiano sulla concordanza dei Vangeli. Si tratta di un testo mutilo di cui rimangono 188 fogli degli originari 400. Contiene una serie di miniature che illustrano alcuni dei momenti più signifi cativi della vita e della predicazione di Gesù, come una delle più antiche rappresentazioni della fi gura di Pilato, raffigurato come un giudice canuto, assiso sulla sella curulis nell’atto prima di ricevere il Cristo e poi di pronunciare la sentenza della condanna a morte. L’inchiostro è aureo per il titolo e per le tre righe iniziali di ciascun Vangelo, argenteo per tutto il resto.

Il progetto di conservazione, tutela e restauro e il nuovo allestimento museale del Codice Purpureo di Rossano nascono da un’idea progettuale fortemente voluta dalla Soprintendenza BSAE della Calabria subito condivisa dalla Curia di Rossano. Il prezioso evangeliario miniato, di età tardoantica e di provenienza mediorientale, è opera tra le più significative e raffi nate del patrimonio artistico calabrese.

Il Codice è ora all’esame di una equipe di tecnici dell’ICRCPAL che ne stanno studiando, per la prima volta in modo organico, con tecniche consolidate ma anche moderne e chiaramente non invasive, la composizione, la struttura, i materiali, lo stato di conservazione, cercando anche di rispondere ad alcuni interrogativi sulla sua archeologia e storia. Il pigmento porpora usato, la natura delle pergamene, la qualità dell’oro e dell’argento impiegati nella scrittura, i dettagli delle pagine miniate come anche le tracce di vecchi interventi di restauro di cui non si ha memoria sono al vaglio di restauratori, chimici, fisici, tecnologi, biologi e storici dell’arte.

Dallo studio ci si aspetta una migliore conoscenza dei problemi conservativi che il codice presenta attualmente e che potrebbe offrire in futuro, affinché il Museo diocesano di Rossano Calabro possa garantire una fruizione controllata e sapiente di questo oggetto prezioso e davvero unico.

L’Istituto, in collaborazione con la Fondazione Cardinale Cusano Onlus, la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, la Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, l’Arcidiocesi di Rossano-Cariati intende presentare nel corso della giornata di studio gli aspetti codicologici e storico-artistici, i dettagli delle analisi chimiche, fisiche e biologiche eseguite al fine di accertare lo stato dei materiali pergamenacei, la natura degli inchiostri e dei pigmenti, i processi di degrado, gli interventi conservativi per assicurare una ottimale conservazione una volta riconsegnati al Museo Diocesano di Rossano. L’ostensione del codice in vetrina condizionata, due presentazioni multimediali e due pannelli con la documentazione fotografica della diagnostica sono alcuni dei momenti in cui si articolerà l’iniziativa “Restauro e  Conservazione del Codice Purpureo”.

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